L'esercito dei buoni. In arrivo la carica dei centomila
Lucca. Il volontariato resiste alla crisi, anzi cresce, con nuove risorse economiche ed umane. Lo stato di salute del settore viene evidenziato dallo studio del Centro Nazionale per il Volontariato e della Fondazione volontariato presentato nella quattro giorni del summit tenutosi a Lucca. «Si rafforza l'autonomia dal settore pubblico, in un'ottica sussidiaria sempre più matura» rileva Edoardo Patriarca, Presidente del CNV. L'esito dell'indagine qualitativa del dossier - con interviste a circa 2000 presidenti di fondazioni e associazioni - rivela che, nonostante la congiuntura negativa, oltre la metà del campione (56,6 per cento) ritiene che la propria organizzazione abbia una situazione economica-patrimoniale stabile. Solo una piccola percentuale (tra lo 0,6 e il 2,2 per cento) dichiara difficoltà di bilancio e di cassa, nonostante i crediti in sofferenza verso Stato e privati. L'esercito dei volontari cresce in un terzo del campione ed è stabile negli altri enti, anche nell'impegno (nel 60 per cento dei caso). Solo il 10 per cento dichiara una flessione nella quantità di impegno. I giovani sotto i trentacinque anni sono un quarto, dato che si conferma sul 2011. E il volontariato, come confermano gli head hunter, fa punteggio nel curriculum, anche se scritto nell'ultima riga. Decine di enti, nell'ultimo anno, certificano esperienze informali proprio in risposta ad un'esigenza di valorizzazione di un vissuto che può rivelare passione, motivazioni e doti organizzative - capacità di coniugare studio e lavoro - soprattutto se sviluppato in realtà strutturate. Gli USA, paese in cui il lavoro per la collettività è pratica comune, restano un modello, ma l'Italia e' nella media e ha recuperato negli ultimi anni. Il Premier, intervenuto al Festival, con un'ampia rappresentanza delle prime file del suo Governo, si dà un mese di tempo per dare un impulso al volontariato italiano, con un servizio civile in grado di soddisfare la domanda dei dica 100 mila che vorrebbero effettuarlo: un esercito del bene, potenziale, superiore di dieci volte l'attuale. «Entro il 12 maggio avremo un disegno di legge delega da discutere, che potrà essere presentata alla Camera a fine maggio», afferma Renzi, come per un credibile patto di chi si e' formato negli Scout e crede fondamentale «educare alla solidarietà e al non arrendersi». Un disegno di legge che potrebbe eliminare il tetto del cinque per mille, rendendo «visibile e consultabile ogni singola spesa di coloro che percepiscono contributi pubblici- dai partiti alle associazioni di volontariato». Un'attenzione rinnovata se si pensa che l 'unico Primo Ministro ad aver aperto direttamente il dialogo con il Terzo Settore è stato Prodi.
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