Biennale, inaugurazione del padiglione della Cina
Venezia. Il presidente della Fondazione di Venezia, Giuliano Segre, ha partecipato oggi – su invito del viceministro della Cultura Ding Wei - all’inaugurazione del Padiglione della Repubblica Popolare Cinese “Other Future”, al Giardino delle Vergini dell’Arsenale di Venezia, nell’ambito della Biennale d’Arte.
Una attenzione per la Fondazione di Venezia, quella della Cina, dimostrata già un anno fa con la visita privata dell’allora viceministro della Cultura Yang Zhilin alla mostra collaterale alla Biennale Architettura organizzata dalla fondazione veneziana.
«Ho l’onore – ha detto Segre durante il saluto al viceministro Ding Wei - di portare il saluto della Fondazione di Venezia all’apertura del Padiglione della Repubblica Popolare Cinese in questa 56^ Esposizione Internazionale d’Arte organizzata dalla Biennale di Venezia. Come negli anni passati la presenza della cultura cinese sarà intensa; due anni fa l’agenzia Xinhua disse che durante la Biennale “la Cina era ovunque a Venezia”; anche l’anno scorso per la Biennale di Architettura furono molte le presenze e avemmo in quella occasione l’onore della visita della vostra delegazione presso la nostra Fondazione. Questa vostra ampia partecipazione aumenta i legami con la cultura europea e porterà il pensiero cinese, ricco di passato e certamente ben presente nel futuro, a contatto dell’intera cultura mondiale. Ciò avviene infatti in Venezia dove ogni anno passano molti milioni di persone. Venezia è stata la culla della grande fioritura culturale dello scorso millennio, aprendo spazi che con l’audacia di Marco Polo e la filosofia di Matteo Ricci formarono il primo effettivo ponte fra diverse civiltà le cui origini risalgono profondamente nella storia e reggono il pensiero del pianeta. Oggi è un punto di appoggio per tante manifestazioni culturali e può diventare - nella sua forma antica di vita - il luogo di un pensiero ampio e fecondo sul futuro. Un pensiero per definire nel mondo le condizioni di vita sicura per i nostri discendenti. La Fondazione di Venezia lavora per questo, con molti contatti internazionali. Oggi segue in Venezia due progetti importanti: la nuova via della seta e il ruolo della cooperazione internazionale per lo sviluppo. La nuova via della seta che il Presidente S.E. Xi Jinping ha annunciato l’anno scorso, sia terreste che marittima, passerà per Venezia perché di qui partiva quella antica e di essa qui vi è memoria. Le sedi veneziane dell’Unesco e del Consiglio di Europa stanno già lavorando; non appena tornerà in efficienza il governo locale, la Fondazione di Venezia proporrà il progetto di un “China Desk” unitamente alle due università veneziane - a Ca’ Foscari vi è un importante Istituto Confucio - per facilitare i contatti con il mondo cinese che qui è sempre molto presente. Nello stesso tempo la Fondazione di Venezia ha definito in questi giorni una collaborazione con l’OECD, che aprirà presso la nostra sede un ufficio. Così quando nel prossimo anno la Repubblica Popolare Cinese assumerà la Presidenza del G-20 vi sarà anche in Venezia un luogo di possibile contatto per il raccordo fra OECD e Cina. Come nel passato saremo lieti di partecipare queste nostre competenze agli amici cinesi che trovano in Venezia un luogo di attività e di scambio di esperienze. Siamo a disposizione anche del signor Ambasciatore in Italia S.E. Li Ruiyu al quale rivolgo un sincero saluto. Venezia e la Cina hanno una lunga storia comune: oggi aprite in questo Padiglione un nuovo capitolo al quale auguriamo un prestigioso successo».