L’antica città guarda al domani
26° edizione del «Romaeuropa Festival» con l’intreccio tra linguaggi e tecnologie contemporanee
26° edizione del «Romaeuropa Festival» con l’intreccio tra linguaggi e tecnologie contemporanee
Oltre alle raccolte di Palazzo Farnese e della Galleria Ricci Oddi altri due musei meritano il viaggio a Piacenza. Uno è il Collegio Alberoni, fondato dal cardinale Giulio Alberoni (1664-1752), primo ministro di Filippo V di Spagna. Esso ha mantenuto la sua funzione originaria di scuola per la preparazione alla vita ecclesiastica dei giovani provenienti da famiglie povere e di attivo centro di approfondimento teologico, filosofico e scientifico.
Un’occasione di internazionalizzazione per una delle capitali delle fondazioni
Per gli appassionati di scienza, Piacenza offre il Museo Civico di Storia naturale, inaugurato nel 2008, ha sede nella vecchia Fabbrica del Ghiaccio dell’ex Macello Comunale e si sviluppa su circa duemila metri quadrati, suddivisi in sale espositive, laboratori didattici attrezzati, un settore mostre e un’aula per proiezioni di filmati. Il percorso espositivo si avvale di supporti multimediali che intendono favorire un approccio più diretto con la realtà, peraltro assai diversificata, del territorio provinciale: la pianura; la collina; la montagna.
In Romagna inaugura la seconda tappa della mostra «Terra che rivive» dedicata a Carlo Zauli
Le opere del progetto «Meteorite in giardino» in mostra nella Fondazione Merz
Gli Eislers lanciano una fondazione per sostenere mostre alla Tate e al British Museum
La ricerca della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese in mostra a Milano
Arte, architettura e sociale nella città francese con Michelangelo Pistoletto
Più spazio per la no profit londinese che sostiene gli artisti del Medio Oriente e del Nord Africa
I nuovi progetti della Galleria Ricci Oddi per celebrare gli ottant’anni di una bellissima donazione comprendono anche un nuovo spazio per le esposizioni temporanee
Il concorso di idee della Fondazione Con il Sud gestito dal Social Network
Milano. Si può debuttare a 69 anni e diventare una star internazionale? Si può. Lo prova la vicenda di Jacques Henri Lartigue (1894-1986), che non dovette mai preoccuparsi di guadagnarsi la vita e dedicò tutto il suo tempo a documentare in un diario e con immagini fotografiche, la vita splendente e felice che fu concessa a lui e alla grande borghesia francese in anni in cui Parigi e la Costa Azzurra richiamavano la crème internazionale.
Riforma amministrativa e il Prado estende la partnership con la banca La Caixa
Alla Fondazione Fotografia 70 vintage del più grande fotografo di paesaggio
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