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UNA ROAD-MAP PER LA CULTURA METROPOLITANA. FONDAZIONE PALAZZO FESTARI E IL VENETO FUTURO.

  • Pubblicato il: 14/04/2017 - 11:55
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

La Fondazione Palazzo Festari è impegnata dal 2002 in attività di coordinamento e integrazione del territorio dell'Alto Vicentino del cui patrimonio umano, sociale e culturale si fa promotrice attraverso la sua attività di ricerca. La Festari si relaziona con il mondo delle imprese e delle istituzioni, su temi di interesse collettivo: con MO.VI.TE./MObilitare la società civile dell’Alto VIcentino per una nuova idea di TErritorio (in collaborazione con  STEP S.r.l. e European Centre for Living Technology/Università Ca’ Foscari) o l’avvio di osservatori permanenti su Integrazione, Immigrazione, Formazione e Sistema Socio Sanitario dell'Alto Vicentino, oltre con l’analisi dei trend socio-economici locali, ad aprire lo sguardo sul possibile cambiamento di una zona chiave del Paese.  Ne parliamo con il Presidente, Paolo Gurisatti.
 

Articolo a cura di: 
Amerigo Nutolo
Autore/i: 

Se il futuro dell'impresa è nelle mani della fondazione

  • Pubblicato il: 15/11/2017 - 10:02
FONDAZIONI D'IMPRESA

Il Fai ha organizzato sul tema una giornata di studi. Quale futuro per le aziende di famiglia? Affidarla agli eredi. Venderla. Oppure scegliere per la successione un ente no profit, che ne diventa proprietario, ne nomina i manager e ne traccia il futuro attraverso uno statuto che garantisca il rispetto delle regole e persone di fiducia alla guida?
 

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

Il posto delle fragole

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 10:40
OPINIONI E CONVERSAZIONI

Cultura e Impresa non sono mai state così vicine. Il cambiamento immersivo è Culturale. La velocità della rivoluzione tecncologica è pari all’evoluzione dei pubblici. La trasformazione strategica di ogni organizzazione non è più un’opzione: nessuna esclusa, cambierà pelle, struttura, processi, modalità del lavoro. “Sono morto pur essendo vivo”, diceva Isak Borg, protagonista de "Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman, risvegliandosi dal suo incubo in cui vaga solo in una città sconosciuta, pieno di rimpianti per le occasioni perdute, ma con il desiderio di catarsi nel tentativo di cambiamento della sua vita. Nell'economia della conoscenza è tempo di alleanze tra imprese e istituzioni per la  ricerca e il suo trasferimento. Al di là di relazioni occasionali vocate alle pubbliche relazioni.

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

Premio CULTURA + IMPRESA 2015: ECCO LA SHORT-LIST

  • Pubblicato il: 11/02/2016 - 08:52
BANDI E CONCORSI

Il Comitato di Selezione del Premio CULTURA + IMPRESA 2015  ha indicato i Progetti della Short List  finale, oggetto ora delle valutazioni della Giuria per eleggere i tre Progetti vincitori nelle categorie SPONSORIZZAZIONI E PARTNERSHIP, PRODUZIONI CULTURALI D’IMPRESA e FONDAZIONI D’IMPRESA. Elevata la componente dei Progetti creati in occasione di Expo 2015

Articolo a cura di: 
Francesco Moneta
Autore/i: 

Premio CULTURA + IMPRESA 2015

  • Pubblicato il: 04/01/2016 - 10:44
NOTIZIE

Il principale osservatorio delle migliori Sponsorizzazione e Partnership nella Cultura, e delle Produzioni culturali d'Impresa, in Italia. Numerosi i progetti segnalati dal Forum ARTE & IMPRESE, che vengono invitati a partecipare al Premio. Focus sulle Fondazioni d’Impresa: anche ASSIFERO per la prima volta tra i Patrocinatori

Articolo a cura di: 
Francesco Moneta
Autore/i: 

L’impronta dell’impresa sul territorio

  • Pubblicato il: 16/03/2015 - 09:37
FONDAZIONI D'IMPRESA

La Fondazione Dalmine nasce nel 1998 e ha nel gruppo Tenaris Dalmine il socio fondatore che investe in cultura con una doppia visione: ricostruire la cultura visiva dell’industria di appartenenza e diffondere l’arte contemporanea. Ne parliamo con Carolina Lussana, curatrice della Fondazione

Articolo a cura di: 
Elisa Fulco
Autore/i: 

Un’impresa ad arte

  • Pubblicato il: 16/03/2015 - 09:18
FONDAZIONI D'IMPRESA

Quando creatività e innovazione aziendale si fondono sotto il segno dell’arte, le sinergie innescate producono effetti esponenziali. Protagonista di questa bella storia del Made in Italy è Luigi Bonotto insieme alla sua famiglia. Un’avventura ultracentenaria che ha saputo rinnovarsi e vincere le sfide grazie a scelte in controtendenza rispetto al mercato: dalla riconversione produttiva negli anni’60 al passaggio rivoluzionario della «fabbrica lenta» nel 2007. E all’orizzonte, con la Fondazione Bonotto, si affacciano nuove sfide

Articolo a cura di: 
Anna Saba Didonato

Collezione Maramotti. Non solo moda

  • Pubblicato il: 16/03/2015 - 01:35
FONDAZIONI D'IMPRESA

Da fabbrica di abbigliamento a sede espositiva di arte contemporanea. L’edificio (riconvertito dall’architetto inglese Andrew Hapgood con un approccio filologicamente rispettoso della struttura originaria) una volta dedicato alla creazione delle «collezioni di moda» Max Mara, ora ospita la «collezione d’arte» Maramotti a Reggio Emilia, una delle collezioni private di arte contemporanea tra le più importanti in Italia. Il fondatore dell’azienda Achille Maramotti iniziò a collezionare opere d’arte negli anni ’70, progetto poi portato avanti dai figli, in particolare da Luigi Maramotti oggi presidente del Gruppo

Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli
Autore/i: 

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