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Omaggio all’architetto Mario Zaffagnini

  • Pubblicato il: 15/06/2012 - 11:01
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Articolo a cura di: 
Paola Bracke
Mario Zaffagnini

Bologna. Il 31 maggio scorso è stata inaugurata a Bologna una mostra retrospettiva sull’architetto Mario Zaffagnini (1936-1996), in occasione del ventennale dalla costituzione della Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, a sedici anni dalla scomparsa di colui che, insieme ai professori Paolo Ceccarelli e Carlo Melograni, ne fu fondatore.
La mostra è ospitata all’interno di Palazzo Senatorio Paltroni, sede bolognese della Fondazione della Banca del Monte di Bologna e Ravenna, di cui lo stesso Zaffagnini curò il progetto di riqualificazione all’inizio degli anni ’70, dimostrando di saper affrontare il delicato equilibrio che intercorre tra conservazione e innovazione, tra estetica e tecnologia, ma, soprattutto, tra architettura e tessuto urbano. Di particolare effetto è sicuramente la scala sospesa in acciaio, cristallo e legno, che articola l’intero complesso di via delle Donzelle: un vero e proprio pezzo di alto design, emblematico delle straordinarie capacità di Zaffagnini. Quella della Banca del Monte fu una scommessa su un giovane architetto, scelto, già allora, per la sua cultura, sobrietà, pragmatismo e radicamento territoriale: perfettamente in linea con l’immagine della Banca, che in seguito gli affidò il restauro anche della sua sede ravennate.
La mostra, curata da due allievi di Zaffagnini, il figlio Theo e l’architetto Michele Ghirardelli, è struttura in tre sezioni. La prima sezione presenta un repertorio cronologico della pratica professionale, dalle prime esperienze ai progetti più importanti per ruolo e dimensione; la seconda sezione documenta dettagliatamente i lavori di restauro per le sedi di Bologna e Ravenna della, allora, Banca del Monte; la terza sezione, infine, illustra, con una selezione di esempi significativi, l’attività scientifica e sperimentale: ricerche, concorsi, pubblicazioni. Inoltre, sono esposti degli audiovisivi originali che completano il profilo dello Studioso, dell’Architetto, dell’Uomo.
La mostra è stata intitolata Una scuola di architettura fondata sulle necessità dell’uomo, a significare che la sua visione progettuale era un impegno etico proiettato verso gli altri e verso il futuro. Nel 1980 Zaffagnini scriveva: «È educazione, senso civico, solidarietà; è coscienza dei propri diritti di cittadini, è cultura. In questo senso qualità urbana è qualità dell’abitare, è equilibrio tra tradizione e innovazione tecnologica, tra sfera privata e spazi collettivi, tra residenze e servizi, tra riposo e lavoro, tra rumore e silenzio, tra le libertà personali e il diritto di tutti.»
L’esposizione è realizzata grazie alla collaborazione tra la Facoltà di Architettura di Ferrara, nell’ambito dell’evento Xfafx Festival to Design Today, e la Fondazione Architetti Reggio Emilia, con il sostegno dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Reggio Emilia e di Bologna.
La mostra è visitabile sino al 30 giugno 2012, dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Ingresso gratuito.
 
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