NOTIZIE IN BREVE DAL MONDO DELLE FONDAZIONI
>>> Google e UNESCOgiovani propongono il Grand Tour d'Italia, online e non solo >>> Presentato Italian Council, bando del Mibact a sostegno delle arti visive >>> Open lecture all’Università Cattolica di Milano per riprogettare le città, una tavola rotonda organizzata dal Master Progettare Cultura >>> A Palermo la VI edizione della «Settimana delle culture», con una forte connotazione internazionale >>> Al via Open Data per la Cultura 2017, il bando promosso da cheFare, Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo con l’intento di favorire la lettura e la rappresentazione del fenomeno dei progetti culturali innovativi >>> Filippo Maggia lascia la Fondazione Fotografia, arriva Diana Baldon
Google e UNESCOgiovani propongono il Grand Tour d'Italia
Il viaggio che un tempo era alla portata di pochi, oggi grazie alla tecnologia di Google e al racconto di istituzioni culturali partner del Google Cultural Institute - tra cui il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO, la Fondazione Musei Civici di Venezia, l’Accademia dei Fisiocritici, il Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, Outdoor Project, il Teatro Massimo di Palermo - è reso disponibile per tutti nel Grand Tour d’Italia.
4 città, 7 Cardboard tour, 25 video, 21 Tour con Street View, 38 mostre digitali, oltre 1300 tra immagini, fotografie, video e documenti in italiano e in inglese per scoprire curiosità, storie legate alla cultura e all'intrattenimento, ma anche alla scienza, allo sviluppo urbano, alle innovazioni e molto altro ancora.
Da Venezia a Palermo, passando per Siena e Roma, è possibile intraprendere un viaggio digitale su Google Arts & Culture, tra alcuni dei tesori culturali del nostro Paese, rivivere tradizioni senza tempo, guardare da vicino capolavori ad altissima risoluzione e scoprire innovazioni, che hanno cambiato per sempre il mondo moderno.
Con il Gran Tour ci si può immergere nell’atmosfera del Redentore, scoprirne le origini e la storia, o con un semplice visore Google Cardboard vivere la magia della festa e dei suoi fuochi d’artificio in un’esperienza a 360°.
E’ possibile provare l'emozione di una tradizione che plasma la vita di un’intera città, vivendo i preparativi del Palio di Siena, scoprire Pienza una piccola cittadina di 3 mila abitanti che ha dato il via ad un nuovo approccio urbano, utilizzato poi nelle più grandi città moderne, come Brasilia. E ancora passeggiare virtualmente per Roma e fermarsi davanti alla statua di Pasquino, entrare nel Teatro Massimo di Palermo, il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e le sue innovazioni, un tempo fruito esclusivamente dalla élite della città e oggi un punto di riferimento aperto a tutti.
A Venezia dal 19 al 21 maggio all’Arsenale Nord, Tesa 94, e nei prossimi mesi anche a Siena, Roma e Palermo, questo viaggio virtuale diventa reale con l’obiettivo di celebrare i tesori della città ma anche di preparare la città e i suoi abitanti ad un futuro sempre più digitale.
Osservando le opere di Canaletto, fotografate ad altissima risoluzione con Art Camera e proiettate a tutto schermo sulle pareti dell’Arsenale Nord, si potrà comprendere il fenomeno dell’acqua alta di Venezia; immergersi nella rivoluzione avviata da Galileo in Piazza San Marco e fare un salto nello spazio grazie a Google Earth VR.
Infine per diffondere le competenze digitali e, attraverso la tecnologia, rendere le nuove generazioni pronte a cogliere le opportunità offerte dal digitale è stato definito un programma di formazione e condivisione per content creator e video maker per sviluppare una strategia su YouTube e uno per aiutare le aziende a sviluppare competenze digitali e avviare un dialogo sulle opportunità economiche della rete.
Infine Google Design Sprint, una giornata tutta dedicata al mondo delle start up che, applicando la metodologia del Design Sprint creata da Google Venture e il supporto di 5 mentor, avranno la possibilità di risolvere un problema per loro rilevante e testare nuove idee.
https://www.google.com/culturalinstitute/home?hl=it
Presentato Italian Council, primo bando internazionale a sostegno delle arti visive.
Il 16 maggio all’apertura del Padiglione Italia alla 57a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia è stato presentato Italian Council, il primo bando internazionale di finanziamento a supporto della creazione contemporanea italiana nel campo delle arti visive.
Con questo bando la Direzione Generale Arte intende finanziare una serie di progetti proposti da musei, enti pubblici o privati no profit, istituti universitari, fondazioni e associazioni culturali, anche internazionali, che prevedono l’incremento delle collezioni pubbliche nel campo delle arti visive. L’obiettivo del Mibact è creare il primo grande promotore pubblico per valorizzare l’arte contemporanea italiana nel mondo, favorendo sinergie con il Ministero degli Affari Esteri e la rete degli Istituti Italiani di Cultura all’estero.
Le proposte dovranno produrre una o più opere di un’artista italiano che rimarranno di proprietà dello Stato ma che potrebbero essere destinate a Musei, Fondazioni, istituzioni no profit, soprattutto internazionali.
I progetti presentati potranno usufruire delle risorse messe a disposizione dalla Direzione per un valore complessivo di 450mila euro. Si potrà contare su un contributo massimo di 150mila euro e non superiore all’80% del budget complessivo.
Particolarmente apprezzate le iniziative che coinvolgeranno le istituzioni culturali straniere o gli artisti italiani presenti in manifestazioni internazionali.
Scarica il bando
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_293698082.html
Open lecture all’Università Cattolica di Milano per reinventare le città.
Il 25 maggio presso l’Aula G004 di Largo Gemelli dell’Università Cattolica di Milano, si discuterà di come le città, di fronte ai cambiamenti sociali, economici e culturali in corso, sono chiamate a modificarsi e darsi nuove logiche di sviluppo con uno slancio progettuale che vede il tema delle periferie urbane al centro dell’attenzione delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni private.
Il confronto fra diversi sguardi disciplinari della tavola rotonda organizzata dal Master Progettare Cultura vuole contribuire a definire come la rigenerazione urbana debba essere l’integrazione di diverse azioni per essere efficace e innestare un reale cambiamento e possibilità di inclusione.
Interverranno Filippo Del Corno ( Assessore alla Cultura, Comune di Milano), Federica Olivares e Ivana Vilardi (rispettivamente Direttore e Coordinatore del Master Progettare cultura, Università Cattolica), Alessandra Pioselli (Accademia Carrara di Belle Arti, Bergamo), Roberto Pinto (Università di Bologna), Paolo Cottino (KCity, Milano), Elena Donaggio (Avanzi, Milano), Nausicaa Pezzoni (Città Metropolitana di Milano). Modera Gabi Scardi, curatrice e docente del Master Progettare cultura. Conclusioni di Elena Di Raddo, Direttore scientifico del Master.
La cultura può essere in questo contesto un elemento di comunicazione rispetto a processi di inclusione e di espressione di gruppi e collettività, con particolare attenzione al riconoscimento delle molteplici identità che vanno a comporre il mosaico urbano.
Per quote importanti di popolazione, infatti, si affievolisce il senso di appartenenza alla comunità locale e vengono a mancare occasioni di interazioni significative per il riconoscimento delle identità sia individuali sia collettive. In quest’ottica la cultura è una leva di cambiamento importante che può, insieme ad altri elementi, essere motore di sviluppo per l’individuo e la comunità.
In questi ultimi anni si è configurato uno scenario nel quale attori locali creano progetti locali di rigenerazione, affiancati in seguito dal Comune sulla base di una progettazione seria.
Queste iniziative dal basso si attivano soprattutto in zone lasciate scoperte dalle politiche pubbliche, e spesso hanno la possibilità di essere più facilmente sperimentali, definendo il proprio campo di intervento sulla base di una rete di relazioni che definisce una comunità di intenti.
Come noto, alcuni progetti che hanno ormai messo radici a Milano sono caratterizzati dalla valorizzazione di “vuoti urbani” riattivati attraverso progetti di natura sociale, economica, ma anche di progetti culturali di ridotte dimensioni dove arte e cultura si collegano al patrimonio simbolico e identitario locale.
http://almed.unicatt.it/almed-la-citta-da-reinventare-proposte-culturali-per-la-rigenerazione-urbana-presentazione
A Palermo torna la «Settimana delle culture»
La sesta edizione della Settimana delle cultura, che dal 12 al 23 maggio interesserà un centinaio di luoghi e 235 iniziative, presenta un ricco programma.
La manifestazione quest’anno ha una forte connotazione internazionale, con numerosi eventi provenienti, non soltanto da varie parti d’Italia, ma da tutto il mondo: Giappone, Medio Oriente, Marocco, Ghana, Afghanistan, Olanda, Austria, Inghilterra, Sudan, Bulgaria.
Tra gli eventi in cartellone, 27 mostre, 17 spettacoli teatrali, 26 laboratori, 25 conferenze, 44 visite guidate, 36 concerti, due street food e gastronomia arabi.
Ancora una volta, protagonista sarà Palermo, i suoi luoghi, alcuni molto conosciuti, altri meno noti. Fra questi, c’è ad esempio il Castello di Maredolce, luogo-simbolo di una città dagli antichi splendori, che intende guardare al futuro non tralasciando la propria storia. Uno spazio di rilievo è, poi, quello dei Cantieri culturali alla Zisa, dove si terranno numerose iniziative in diversi padiglioni e nelle botteghe.
Nell'ambito della manifestazione, il 18 maggio la Fondazione Sicilia ospita, nella sua sede di Palazzo Branciforte la presentazione del libro di Salvatore La Monica «I BRANCIFORTI. Plurisecolare egemonia politica feudale del casato in Sicilia tra '300 e '800».
Un momento particolare sarà il 23 maggio, giorno di chiusura, con una serata interamente dedicata al ricordo del giudice Giovanni Falcone e delle vittime della strage di Capaci.
Promossa dall’Associazione Settimana delle Culture, presieduta da Gabriella Renier Filippone, la «Settimana» è resa possibile grazie al lavoro di un comitato volontario e a titolo gratuito, composto da Gaetano Basile (tradizioni popolari, gastronomia, cibo da strada), Fosca Miceli (arte, in collaborazione con la professoressa Anna Maria Ruta), Clara Monroy (rapporti istituzionali), Massimiliano Marafon Pecoraro (rapporti con l’Università, Liberty), Maria Antonietta Spadaro (fotografia), Bernardo Tortorici di Raffadali (coordinamento dei progetti e oratori), Salvo Viola (coordinamento generale). Una manifestazione, organizzata grazie alla collaborazione con il Comune di Palermo, con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, con la ex Provincia regionale di Palermo, con l’Università degli Studi e con molti partner privati.
Anche quest’anno il prestigio della «Settimana delle culture» è stato riconosciuto – come nella scorsa edizione – dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che, quale premio di rappresentanza, ha donato una medaglia alla sesta edizione della manifestazione.
http://www.settimanadelleculture.it/
Al via Open Data per la Cultura 2017
Dal 15 maggio al 13 luglio 2017 è possibile candidarsi a Open Data per la Cultura, il bando promosso da cheFare, Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo con l’intento di favorire la lettura e la rappresentazione del fenomeno dei progetti culturali innovativi.
Il punto di partenza sono i dati, messi a disposizione in formato Open Data e rigorosamente anonimi, raccolti in 9 dataset realizzati sulla base delle proposte che hanno partecipato alle tre edizioni del bando cheFare, alle tre edizioni di iC-innovazioneCulturale di Fondazione Cariplo e ai bandi Open e ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative di Compagnia di San Paolo. I progetti da cui provengono i dati sono più di 3.300.
Gli autori dei due migliori elaborati che proporranno letture innovative, replicabili, comunicabili ed eventualmente ibride – cioè che facciano uso anche di fonti di dati diverse rispetto a quelle oggetto del bando – saranno premiati con un riconoscimento in denaro.
Il bando è rivolto a professionisti, studenti, dottorandi, ricercatori di ogni grado presso strutture pubbliche e private nelle discipline che si occupano del rapporto tra dati e società, tra le quali: scienze politiche; scienze dell’informazione; sociologia; statistica; data sciences; economia; design; informatica; arti visive; media art; cinema; matematica; data journalism.
Il riconoscimento in denaro di 2.000 euro sarà suddiviso in due riconoscimenti di 1.500 euro e di 500 euro che saranno assegnati agli autori del primo e del secondo elaborato che la Giuria giudicherà migliori sulla base di quattro criteri: innovatività, replicabilità, comunicabilità, ibridazione.
Le proposte saranno valutate dalla Giuria e i due vincitori saranno annunciati il 2 ottobre 2017 su questo sito.
La Giuria sarà composta da personalità di spicco dei diversi settori tematici: Paola Borrione (ricercatrice di economia della cultura del Centro Studi Silvia Santagata, Torino; Matteo Brunati (Community Manager presso SpazioDati e Civic Hacker); Paolo Canino (Osservatorio e Valutazione Fondazione Cariplo); Paolo Ciuccarelli (Professore Associato, Politecnico di Milano – DensityDesign Research Lab); Elisabetta Tola (giornalista scientifica, fondatrice di Formicablu e di datajournalism.it).
Scarica il bando
https://bando.che-fare.com/open-data-cultura-2017/
Filippo Maggia lascia la Fondazione Fotografia, arriva Diana Baldon
Modena. Fondazione Fotografia, ente strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena partecipata anche dal Comune, ha scelto oggi un nuovo direttore. A sostituireFilippo Maggia, in carica dalla fondazione dell’ente nel 2007, arriva la 43enne padovana Diana Baldon, già direttrice della Malmö Konsthall in Svezia, indicata all’unanimità dal CdA dell’ente.
(Dal Giornale dell’Arte, edizione online, 2 maggio 2017)