Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 21/04/2016 - 01:02
Autore/i: 
Rubrica: 
POST-IT
Articolo a cura di: 
Redazione

Con il Bando Arti sceniche, Fondazione Crup rinnova il sostegno alla produzione culturale.
Fondazione Bonotto inaugura all’Auditorium Parco della Musica il progetto espositivo Sense Sound / Sound Sense. A Pavia EmozioNATI, il nuovo progetto di Nati con la Cultura. Fondazione Veronesi e Fondazione CRT lanciano il progetto IO VIVO SANO. Parte il progetto per il Museo Federico II a Jesi.
Fondazione Agnelli festeggia i 50 anni con una nuova sede
 
 

«Le tavole dell'arte»: incontri e riflessioni tra arte e cibo
«Le tavole dell'arte». Nella Bologna del progetto City of Food e del primo parco agroalimentare Fabbrica Italiana Contadina (FICo)-EatalyWorld, in corso di realizzazione, il rapporto tra Arte e Cibo, entra come elemento caratterizzante della sua storia, della sua tradizione e della sua modernità. E per una riflessione ad ampio raggio su di esso si sono dati appuntamento nella città felsinea - nell'ambito di “CONCIVES 1116-2016 Nono centenario del Comune di Bologna” - gli esperti di alcune tra le più prestigiose istituzioni museali internazionali: oltre a Bologna Musei, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, il MoMA di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo d'Arte Orientale di Torino, Entretempo Kitchen Gallery di Berlino. Un incontro - promosso dal Comune di Bologna con il patrocinio dell’Università di Bologna su progetto di Villaggio Globale International e Comunicamente Servizi per la Cultura e con il sostegno di Marino Golinelli -  per raccontare attraverso le esperienze, i programmi, le ricerche di curatori ed esperti italiani e stranieri, le diverse sfaccettature e i molteplici linguaggi per interpretare e comunicare al pubblico il binomio Arte e Cibo nella storia dell’arte, dal mondo etrusco alla contemporaneità. 
E insieme un primo passo per costruire relazioni internazionali, in particolare con l’Ermitage, con il quale il Comune di Bologna sta lavorando a un protocollo d'intesa per progetti congiunti di studio, ricerca e valorizzazione dei rispettivi patrimoni storici e culturali, anche al fine di accompagnare la promozione turistica e la diffusione del brand Bologna, con particolare focalizzazione sul tema del cibo e della sua rappresentazione artistica, per scoprire i percorsi attraverso i quali il cibo ha influenzato l’arte nelle sue diverse forme, dalla cultura antica alle ibridazioni multimediali contemporanee.
E se Marco Antonio Bazzocchi, in rappresentanza dell’Alma Mater, nella sua introduzione ha  sottolineato l’approccio multidisciplinare dell’interconnessione dei saperi intorno al tema del cibo, Dimitri Ozerkov, capo Dipartimento Arte Contemporanea dell’Ermitage, ha affrontato il tema dal punto di vista della produzione da parte degli artisti contemporanei, Irina Artemieva, Direttrice Ermitage Italia, ha illustrato l’esperienza della mostra Arte e Vino e l’importanza del vino nell’iconografia della storia dell’arte, Catherine Flood, curatrice del V&AM, ha raccontato le modalità con cui i designer, gli artisti e i brandmaker stanno cercando di ripensare l’attuale sistema del cibo ed Eike Schmidt, nuovo direttore della Galleria degli Uffizi, ha affrontato il tema della rappresentazione del potere nei banchetti d’Europa in pieno barocco. Fino all’arte come cibo per la mente nell’illustrazione di Yasmil Raymond, associate curator del MoMA di New York. Per concludere con gli spunti di riflessione su come cibo e arte in un dialogo interconnesso possano intervenire a rendere il nostro mondo un luogo migliore della performer Tainà Guedes, direttrice della Entretempo Kitchen Gallery di Berlino, vincitrice del Premio UNESCO per l’Impegno 2014, con le forti implicazioni etiche della installazione/performance Il Digiunatore di Panem et Circenses, un lavoro artistico dedicato alla fame nel mondo, un tema difficile da affrontare per la sua universalità.
All’insegna delle “tavole dell'arte” si è quindi realizzato un workshop operativo sulle nuove modalità di approccio ai temi connessi all'arte e alla gastronomia, senza dimenticare i temi più complessi della contemporaneità e ponendo Bologna quale riferimento internazionale in quest’ambito.  
 www.museibologna.it, www.bolognawelcome.it
© RB

Con il Bando Arti sceniche, Fondazione Crup rinnova il sostegno alla produzione culturale
La Fondazione Crup, che da venticinque anni sostiene il panorama culturale del territorio friulano di sua competenza, ripresenta per il secondo anno consecutivo il bando «Arti sceniche», che eroga 500 mila euro per progetti di valorizzazione della produzione artistica locale negli ambiti del teatro, della danza e della musica.
Il bando strumento efficace ed innovativo per garantire trasparenza e per selezionare i progetti è una linea collaudata dalla Fondazione Crup negli ultimi anni in più settori.
Verranno sostenute in particolare iniziative nel campo delle arti dal vivo, quali rappresentazioni teatrali o coreutiche, spettacoli di musica eseguiti dal vivo, stagioni teatrali, musicali o di danza, premi e concorsi teatrali, musicali o coreutici, di rilevante interesse per il territorio delle province di Udine e Pordenone. Il contributo potrà raggiungere il 35% dei costi preventivati e 35.000 euro come quota massima per ogni singola richiesta.
Destinatari del bando sono associazioni e fondazioni la cui principale attività è riconducibile agli ambiti musicale, teatrale o coreutico, enti locali, Istituti didattici di alta formazione musicale, teatrale o coreutica.
La domanda andrà presentata compilando l’apposito modulo pubblicato sul sito internet della Fondazione entro e non oltre il giorno 23 maggio 2016. © FS
 
 
 
Fondazione Bonotto inaugura all’Auditorium Parco della Musica il progetto espositivo Sense Sound / Sound Sense.
La Fondazione Bonotto in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma presenta il progetto Sense Sound / Sound Sense, dedicato alle partiture musicali, ai dischi e al rapporto con la musica del movimento Fluxus, riconosciuto col tempo come uno dei più influenti movimenti artistici del Novecento e anticipatore di intere correnti artistiche successive, dal concettuale alla performance alla video-art.
Il progetto, curato da Patrizio Peterlini e Walter Rovere con la collaborazione di Giorgio Maffei, sarà ospitato all’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 7 maggio al 2 luglio.
Fluxus ebbe la particolarità di dedicare un’enorme importanza alla produzione musicale, presentando tutte le proprie manifestazioni pubbliche come concerti che però demolivano sistematicamente ogni nozione accettata di forma e contenuto in musica, dalle convenzioni d’ascolto e i valori culturali ormai obsoleti della musica classica alle pretese intellettualistiche delle più avanzate esperienze classico-contemporanee europee.
La mostra, allestita con i materiali provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto, è caratterizzata da una forte componente interattiva tecnologica, ogni partitura è ascoltabile e visibile in una esecuzione storica. Nel percorso anche sculture sonore e concettuali, strumenti autocostruiti, poster e documenti originali, dischi e libri d’artista ad argomento musicale. Ad integrazione è prevista la pubblicazione di un catalogo coordinato dai curatori del progetto, contenente le riproduzioni delle opere esposte e arricchito da saggi redatti per l’occasione.
La Collezione Bonotto, costituitasi all’inizio degli anni Settanta, raccoglie numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppatesi dalla fine degli anni Cinquanta. L’intera collezione è interamente e liberamente consultabile on line sul sito della Fondazione divenuto un punto di riferimento importante a livello internazionale per studiosi, curatori, direttori di musei e semplici amatori che desiderano approfondire le loro conoscenze di Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva e Sonora. © FS
 
 
 
 
A Pavia EmozioNATI, il nuovo progetto di Nati con la Cultura
Sabato 23 Aprile 2016 a Pavia presso la sala delle conferenze del Broletto inizierà «EmozioNATI – Comunicando con larte nella relazione madre-bambino», un ciclo di incontri a cura dei giovani psicologi del Centro di Psicologia Kòsmos.
Tre conferenze in cui la maternità viene indagata attraverso lo sguardo congiunto di arte e scienza.
Studi e ricerche dimostrano, infatti, che i pensieri, le aspettative, lo stress di una donna in gravidanza possono incidere, anche significativamente, sulla qualità dell’intera gestazione, del parto, dell’allattamento e sullo sviluppo del bambino. In particolare si rifletterà sul ruolo delle emozioni e dell’arte all’interno del legame bambino/caregiver e sulle influenze positive che l’esperienza creativa e culturale ha sul benessere dell’individuo, in relazione allo sviluppo cognitivo, comunicativo, emotivo e sociale del bambino.
EmozioNATI rientra all’interno del progetto Nati con la Cultura finalizzato a valutare l’impatto della partecipazione culturale, nella sua accezione più ampia, sul benessere psicologico dell’individuo, in un’ottica complessiva secondo cui la cultura contribuisce al miglioramento della qualità della vita.
Nati con la Cultura, ideato e partito a Torino dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna insieme a Palazzo Madama di Torino, è stato avviato a Pavia dall’Associazione di Promozione Sociale On-Off in collaborazione con numerosi enti del territorio tra cui il Comune di Pavia, la Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia, l’Università degli studi di Pavia, la Società Italiana di Neonatologia, l’A.P.S. La casa di Fenarete, il Rotary Club Pavia Minerva, i Musei Civici di Pavia e il Sistema Museale di Ateneo. © FS
 
 
 
Fondazione Veronesi e Fondazione CRT lanciano il progetto IO VIVO SANO
IO VIVO SANO è un progetto educativo ideato dagli esperti della Fondazione Umberto Veronesi con la Fondazione CRT finalizzato ad educare le nuove generazioni all’importanza del progresso scientifico nel campo della salute e della prevenzione, dove viene posto al centro del processo di apprendimento un approccio interattivo.
Con questo progetto le due fondazioni rinnovano per il quarto anno la collaborazione nell’ambito del Progetto Diderot rivolto alle scuole del Piemonte e Valle d’Aosta.
Il tema di fondo di IO VIVO SANO è la relazione tra il cibo con cui ci nutriamo e il nostro patrimonio genetico, oggetto di studio della nutrigenomica. Questa disciplina analizza come le molecole presenti negli alimenti influenzano il nostro DNA, positivamente e negativamente.
Le attività didattiche proposte dal percorso educativo evidenziano come il progresso e la ricerca scientifica in questo campo vadano di pari passo con la prevenzione, soprattutto delle malattie croniche cardiovascolari, cerebrovascolari e dei tumori.
IO VIVO SANO coinvolge circa 2.500 studenti delle Scuole primarie e secondarie di primo grado ed è ospitata presso il Liceo Classico Cavour di Torino, fino al 22 aprile 2016. © FS
 
 
 
Parte il progetto per il Museo Federico II a Jesi
E’ stata siglata a Jesi la convenzione tra Fondazione Federico II Stupor Mundi di Jesi e Fondazione Marche, per il finanziamento della realizzazione del «Museo Federico II» dedicato al grande imperatore Federico II di Hohenstaufen, che verrà inaugurato a dicembre 2016.
La Fondazione Marche ha stanziato 1,5 milioni di euro, esclusivamente destinati alla realizzazione dell’allestimento museale che avrà sede a Palazzo Ghislieri Nuovo, a pochi metri dal luogo in cui lo «Stupor Mundi» nacque sotto una tenda, il 26 dicembre 1194. Si tratta del più grande investimento privato nelle Marche in cultura, e della maggiore donazione della storia di Fondazione Marche.
Il Museo nasce dall’impegno della Fondazione Federico II Stupor Mundi che ha, tra le proprie finalità istituzionali, quella di valorizzare, promuovere e divulgare la vita e le attività di Federico II, una figura centrale nella storia dell’Europa e possibile punto di riferimento di una identità europea fondata sul dialogo tra culture.
La nascita del Museo Federico II si avvale, oltre al sostegno di fondazione Marche, dei contributi della Regione Marche e del Comune di Jesi. Collaborano inoltre a vario titolo: la Fondazione Pergolesi Spontini e la Fondazione Federico II di Hohenstaufen, oltre ad altre istituzioni pubbliche e private in via di coinvolgimento. La Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha concesso in locazione Palazzo Ghislieri Nuovo, sede del museo.
Al termine di un percorso di selezione, la realizzazione del progetto museografico è stata affidata alla Volume Srl di Milano, , che ha già curato gli allestimenti del Museo Egizio di Torino e del Museo del Violino di Cremona. Il progetto si avvale della curatela scientifica del prof. Alessandro Barbero. © FS
 
 
 
Fondazione Agnelli festeggia i 50 anni con una nuova sede
Sarà la storica villa di via Giacosa a Torino, di fronte al Castello del Valentino la nuova sede di Fondazione Agnelli che festeggia i 50 anni di attività.
Il palazzo, che fu la dimora del senatore Agnelli, aveva già ospitato la sede della Fondazione Agnelli fino al 2011 e ora, grazie a un progetto  affidato a Carlo Ratti Associati, lo studio di design internazionale guidato dall'architetto che insegna a Mit di Boston, verrà trasformato in uno spazio aperto alla città e alle scuole, dedicato all'innovazione, alle nuove imprese, alla sperimentazione e alla tecnologia.
Nella nuova sede  di via Giacosa, che verrà inaugurata nel 2017, nascerà un centro dedicato all'istruzione, all'innovazione e alle imprese innovative, dove la Fondazione Agnelli svilupperà i programmi di ricerca e di attività sull'istruzione, mettendo a disposizione delle scuole laboratori per attività sperimentali e interattive  per bambini e adolescenti nel campo della robotica, della programmazione, della scienza e della manifattura innovativa. I programmi didattici saranno realizzati in collaborazione con partner tra i quali Talent Garden, il Cern di Ginevra, Comau, FabLab Torino e l'Istituto Italiano di Tecnologia. © FS

EUROPA NOSTRA AWARDS 2016: SPECIAL MENTION AD ARCHEOLOGIAINDUSTRIALE.NET
Il progetto digital Archeologiaindustriale.net è stato insignito della Menzione Speciale al European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards 2016, la più alta onorificenza presente in Europa nel settore del patrimonio culturale e naturale. 
“I am pleased to inform you that your entry was chosen amongst those entries which receive a SPECIAL MENTION of the Jury.
In particular, the Jury recognised the outstanding personal commitment and contribution this project makes to assist better nationwide knowledge of industrial heritage.”
Con queste parole la giuria del più prestigioso Premio Europeo della Cultura ha riconosciuto l’impegno che Archeologiaindustriale.net, dal mese di luglio 2015 costituitasi in Associazione Culturale, ha profuso nella promozione del patrimonio industriale italiano.
Online da novembre 2013, Archeologiaindustriale.net ha dato spazio e visibilità ad una parte del patrimonio culturale sino ad ora promossa in maniera poco efficace. Utilizzando gli strumenti introdotti dalla rivoluzione digitale, un linguaggio semplice e diretto e una moltitudine di contenuti visuali, Archeologiaindustriale.net persegue nella sua mission “Promuovere e valorizzare la cultura industriale e il suo patrimonio materiale ed immateriale” con costanza e dedizione, e i numeri lo confermano:  81.518 nuovi utenti (prevalentemente italiani, ma anche dall’estero) con una media di 5.503 utenti attivi al mese (dati aggiornati estrapolati da Google Analytics) e quasi 4.000 fan sulla Facebook Fan Page ufficiale con un più che buono livello di engagement. Prestigiose realtà hanno già aderito al progetto, tra queste: Enel, Eni, Museo della Birra Peroni, Museo Branca, Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, Fondazione Pirelli e molti altri.
Il progetto Archeologiaindustriale.net è stato creato ed è interamente gestito da Simona Politini. Simona, laureatasi con lode in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo storico-artistico, presso l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, presentando una tesi sperimentale Archeologia Industriale, da anni lavora nell’ambito della comunicazione e del marketing con specifica attenzione al settore culturale.  
Per saperne di più sulla Special Mention assegnata ad Archeologiaindustriale.net e sul European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards 2016 cliccate qua
Iperlink http://archeologiaindustriale.net/4626_archeologiaindustriale-net-riceve-la-special-mention-europa-nostra-awards-2016/ © SP