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Notizie in breve dal mondo delle fondazioni

  • Pubblicato il: 01/04/2016 - 09:04
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Articolo a cura di: 
Redazione

Approvata dal Senato la Riforma Terzo Settore; otto fondazioni promuovono il bandoNever Alone, per favorire l'inclusione dei giovani immigrati; Fondazione CRT sostiene le attività espositive di Piemonte e Valle d'Aosta; Città di TorinoCompagnia di San Paolo Fondazione Agnelli insieme fanno scuola
 
 
 
Il Senato promuove la Riforma Terzo Settore
A distanza di un anno dal primo via libera della Camera il 30 marzo l’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge di riforma del Terzo Settore con 146 voti a favore e 74 contrari, 16 gli astenuti.
Si avvia così il percorso che porta ad una profonda trasformazione del no profit italiano: associazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni e associazioni di promozione sociale diventano un unico soggetto giuridico, un’unica famiglia con caratteristiche comuni riconosciute per legge, pur mantenendo modelli organizzativi diversi.
La Camera nel prossimo mese di maggio dovrebbe licenziare il provvedimento per un settore ormai strategico composto da oltre sei milioni di operatori, associazioni, reti e gruppi che ogni giorno contribuiscono in maniera incisiva alla crescita del paese.
Tra le novità l’istituzione del servizio civile universale, che si allarga anche agli stranieri con permesso di soggiorno. La durata del servizio, che può essere svolto anche in Europa o in Paesi extracomunitari, dovrebbe andare dagli otto mesi a un anno.
A crescere sarà anche l’impresa sociale che potrà attrarre capitali e finanziamenti per nuovi servizi ma, soprattutto, con l’ampliamento dei beneficiari dei centri di servizio al volontariato, il Governo segnerà l’avvio di una nuova stagione in cui saranno i cittadini i veri protagonisti, che potranno auto-organizzarsi per rispondere ai bisogni della collettività partecipando attivamente: dalla valorizzazione dei beni culturali e ambientali abbandonati con azioni di sviluppo e promozione turistica, alle soluzioniinnovative per affrontare le nuove povertà, od ancora percorsi di inclusione sociale e lavorativa. 
Restano dei dubbi riguardo alla Fondazione Italia Sociale, ribattezzata la «nuova IRI», voluta dal Premier per offrire nuovi strumenti di finanza sociale, fungendo da trait d'union tra gli operatori del terzo settore, e quei soggetti che desiderano finanziarlo. Ma su questo punto la discussione è ancora aperta, anche tra le fila della maggioranzamolti contrari ad un finanziamento pubblico della Fondazione.
«L’approvazione del testo da parte del Senato – ha dichiarato il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti, a nome del sistema delle Fondazioni di origine bancaria – è un passaggio fondamentale della riforma, che valorizza e incoraggia il ruolo prezioso e insostituibile che il Terzo settore, operando in un’ottica di sussidiarietà, svolge nel nostro Paese». F.Sr
 
 
 
Never Alone, un bando per l'inclusione dei giovani immigrati
Otto Fondazioni (Fondazione CariploCompagnia di San PaoloFondazione con il SudEnel CuoreFondazione CRTFondazione Cassa di Risparmio di Cuneo,Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e RovigoFondazione Monte dei Paschi di Siena) promuovono il bando Never Alone, nel quadro dell’iniziativa europea Epim-European Programme for Integration and Migration, per garantire l’accoglienza e l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati.
3,5 milioni di euro per potenziare e innovare le modalità di presa in carico dei minori e giovani stranieri sul territorio italiano, una sfida di prioritaria importanza che ci coinvolge da vicino e che vede l’Italia in prima linea in Europa.
Secondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, su 154mila migranti sbarcati sulle nostre coste nel 2015 oltre 16mila erano minori, e di questi ben 12.360 risultavano non accompagnati, pari all’75% dei minori arrivati. Sono soprattutto eritrei, egiziani, gambiani e somali i giovanissimi che hanno attraversato da soli il Mediterraneo per giungere in Italia.
A fine 2015 i minori non accompagnati presenti in Italia erano 11.921 con un aumento del 13 % rispetto al 2014. L’Italia si pone al terzo posto in Europa per le domande di protezione internazionale presentate dai minori.
Le caratteristiche dei minori sono mutate nel corso del tempo: hanno un’età media più alta e sono prevalentemente maschi, ponendo nuove sfide ai sistemi di accoglienza dei singoli paesi.
Le azioni saranno svolte a livello europeo in Germania, Belgio e Grecia, oltre che in Italia. Saranno sostenuti progetti realizzati in collaborazione tra le organizzazioni del terzo settore e gli Enti pubblici, finalizzati a rafforzare sistemi multidimensionali di presa in carico che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo. Diversi gli ambiti di intervento: accoglienza, educazione, formazione, accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età, rafforzamento e diffusione della pratica dell’affido e del sistema dei tutori volontari, accoglienza delle ragazze. F.S
 
 
 
Al via «ESPONENTE», il bando di Fondazione Crt per le mostre in Piemonte eValle d’Aosta
Fondazione CRT promuove il bando «Esponente», a sostegno delle attività espositive organizzate da musei, fondazioni, associazioni ed enti, che contribuiscono ad arricchire l’offerta culturale del Piemonte e della Valle d’Aosta.
I progetti potranno riguardare allestimenti di mostre ed esposizioni, catalogazione e riordino di collezioni artistiche, premi e concorsi in ambito espositivo che non prevedano quote di iscrizione per i partecipanti.
Ciascuna iniziativa selezionata potrà ricevere fino a 25 mila euro di contributo. La valutazione terrà conto, in particolare, della qualità dell'iniziativa, della rilevanza del progetto in relazione ai bisogni del territorio, della sostenibilità dell’intervento, nonché della capacità di costruire reti, di coinvolgere i giovani, di favorire l’integrazione culturale.
Il bando è aperto fino al 29 aprile 2016.
Con «Esponente» nell’ultimo triennio la Fondazione CRT ha assegnato 180 contributi, per un investimento complessivo di circa 2,5 milioni di euro. F.S

 
 
Torino fa Scuola
Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Giovanni Agnelli si uniscono per la riqualificazione della scuola media Enrico Fermi di Torino, come previsto dal progetto Torino fa Scuola della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Agnelli, nato nella primavera del 2015 con l'intento di intervenire sugli spazi di apprendimento che servono alla scuola italiana.
Un modello innovativo nel panorama delle collaborazioni fra pubblico e privato: due fondazioni private e senza scopo di lucro realizzeranno in modo diretto l’intervento su un bene pubblico, restituendolo rinnovato. Un iter particolarmente semplice e snello prevede alcuni momenti cruciali autorizzativi‎, ma soprattutto una condivisione piena di tutti i passi fra le fondazioni e la Città. L’accordo riguarda un impegno economico congiunto delle due fondazioni fino a 7 milioni di euro (fino a 3 per Compagnia di San Paolo, fino a 4 per Fondazione Agnelli) e nessun onere per la Città. La Fondazione Agnelli sarà il committente unico di tutto il progetto.
Alla riflessione culturale, pedagogica e architettonica, Torino fa Scuola fa seguire un intervento concreto su due scuole della città: insieme alla Fermi, di proprietà del Comune, seguirà infatti anche la scuola media Giovanni Pascoli, di proprietà della Compagnia di San Paolo che finanzierà interamente i lavori di rinnovamento.
Il lavoro coinvolge l’intera comunità scolastica dei due istituti in una progettazione condivisa, con lo scopo di coniugare la capacità di innovazione pedagogica ai bisogni reali espressi dalla stessa scuola in termini di prospettive didattiche, esigenze organizzative, aspettative delle famiglie. Il percorso di partecipazione prevede incontri mensili di due o tre giorni di lavoro intensivo di workshop, seminari e lavoro generativo. In parallelo, i gruppi di lavoro sono stati coinvolti in un ciclo di seminari di approfondimento con l’obiettivo di sensibilizzare e fornire spunti di riflessione, attraverso testimonianze dirette e casi studio internazionali e italiani.
Le prossime fasi del percorso di Torino fa scuola relativamente alla scuola media Fermi, che dovrebbe giungere a completamento alla fine del 2019, saranno il concorso di progettazione fra architetti – bandito entro l’autunno - e la selezione del progetto di riqualificazione; lo sviluppo del progetto esecutivo e approvazioni; il cantiere e la consegna della scuola. F.S

Prima Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”
Nell'ambito della Prima Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”[1], organizzata dal POLO APULIAN, verrà proposta l’iniziativa dal titolo “I Dialoghi DICULTHER”.
Co-creare valore e nuova occupazione verso la formazione delle competenze digitali nel Cultural Heritage sarà il tema di questo convegno che si svolgerà l’8 aprile presso l’Università degli Studi di Bari.
I “Dialoghi” intendono proporsi come spazio di confronto con i territori sul tema complesso e di frontiera del digitale applicato al Cultural Heritage, inteso nelle sue declinazioni di Digital Culture, Digital FOR Cultural Heritage e Digital AS Cultural Heritage.  
I “Dialoghi” sono promossi dal Polo Apulian DiCultHer nell’ambito della Prima Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti”- #SCUD2016 - indetta dalla Scuola Nazionale e Rete per il Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities “DiCultHer” (www.diculther.eu), e si caratterizzano quale appuntamento annuale in cui il Network DiCultHer si connette con le realtà territoriali per confrontarsi con gli stakeholders in un contesto dialettico intensamente partecipato e fortemente interattivo.
Il Giornale delle Fondazioni è partner del progetto DiCultHer sin dagli esordi. E.G
 
 

[1] Antonio Ruberti, indiscusso maestro del dialogo nei differenti campi delle Scienze, è stato e resta, nel ricordo di tutti, instancabile promotore di azioni per la diffusione della cultura scientifica. 
Nella funzione di Ministro dell’Università e della Ricerca, Antonio Ruberti già nel 1991 ha promosso la Settimana della Cultura Scientifica. E’ stato questo il primo passo di un camino di diffusione della cultura scientifica che, proseguito poi in ambito europeo nella sua funzione di commissario europeo per la scienza, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e l’educazione, lo ha portato a varare accordi con istituzioni internazionali, programmi europei e, quale naturale punto di arrivo del percorso, lo ha spinto a raccordare le iniziative dei singoli Paesi con l’istituzione della settimana europea della cultura scientifica.
Dedicare la Settimana della Cultura Digitale ad Antonio Ruberti vuole quindi assumere oggi il significato di raccordo e di continuità tra il grato ricordo per una vita dedicata interamente alla cultura scientifica, in tutti i suoi aspetti, e l’attuale apertura verso il paradigma digitale che, sempre di più e più profondamente, influisce sul nostro modo di vivere e di pensare la cultura.