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Le Fondazioni bancarie dell'Emilia Romagna fotografate dall'Osservatorio dello Spettacolo regionale

  • Pubblicato il: 26/10/2015 - 13:00
Autore/i: 
Rubrica: 
STUDI E RICERCHE
Articolo a cura di: 
Francesca Sereno

Uno studio ne ricostruisce l'impegno a favore della cultura. Ne emerge una nutrita rappresentazione che, partendo da una lettura del contesto generale, attraverso i dati pubblicati dall'Acri relativi a tutte le 88 fondazioni di origine bancaria italiane, a livello regionale descrive il ruolo delle fondazioni nel sostenere il settore dello spettacolo
 
 
L'Osservatorio dello Spettacolo della Regione Emilia Romagna, costituito a seguito della LR 13/99 «Norme in materia di spettacolo» ai fini di monitorare il comparto dello spettacolo della regione, ha appena pubblicato il Report 2015 sulle Fondazioni bancarie regionali, dedicando particolare attenzione al loro ruolo a sostegno del settore dello spettacolo.
Lo studio analizza i dati nel quadriennio 2010-2013, proseguendo le precedenti analisi realizzate nel 2009 e nel 2011, confluite in un'unica pubblicazione, finalizzate a ricostruire l'impegno a favore della cultura - e più nello specifico dello spettacolo - da parte delle diciannove Fondazioni di origine bancaria operanti in Emilia-Romagna.
Il quadro nazionale presenta in primo luogo la diminuzione del patrimonio delle fondazioni italiane: cresciuto del 6,3% nel periodo 2006-2010, nei successivi quattro anni è diminuito del 19% a causa della riduzione del rendimento finanziario passando da 50 milioni di euro a poco più di 40 milioni.
Sul fronte delle erogazioni  assistiamo ad un calo costante: se nel 2010 si registrava una cifra pari  a 1,3 miliardi di euro, più bassa rispetto ai  1,7 del 2007, nel 2013 scende al di sotto del milione di euro attestandosi a 884,8 milioni di Euro. Anche il numero degli interventi diminuisce (da 29.375 nel 2007 a 27.084 nel 2010 per arrivare a 22.334), mentre l'importo medio per erogazione passa da 57 mila euro nel 2007 a 39 mila nel 2013.
«Arte e Attività Culturali» rimane l'ambito che assorbe la quota maggiore delle erogazioni, circa il 30%. Al suo interno il sub settore «Creazioni e interpretazioni artistiche e letterarie (musica, teatro, balletto, cinema, ecc.)» negli ultimi anni, dopo una flessione nel quadriennio 2007-2010, ha assorbito circa il 32% delle risorse disponibili.
In questo contesto, le 19 fondazioni dell'Emilia Romagna rappresentano il 12,3% del patrimonio complessivo delle f.o.b. italiane (nel 2010 era il 10,5%). Tre di queste fondazioni (Bologna, Modena e Parma) appartengono al gruppo dimensionale «grande» e detengono circa la metà del patrimonio regionale (49%).
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena sostiene il 21,7% delle erogazioni complessive e il 21,9% di quelle relative al settore culturale, mentre  la Fondazione Carisbo contribuisce per il 14,1% del totale al settore, seguita dalla Fondazione Cariparma con il 10,6%.
Rispetto al dato nazionale, nel periodo 2010-2013, le fondazioni emiliane hanno subito un maggiore calo delle erogazioni complessive (-39% contro il 18% italiano) che si è riprodotto in egual misura al settore artistico-culturale (-38% contro il 20% nazionale).
La contrazione delle erogazioni ha naturalmente avuto ripercussioni anche sul versante dello spettacolo dal vivo, il cui sostegno si riduce del 43,8%, (dai 18.680.710 di Euro nel 2010 ai 10.505.029 di Euro nel 2013).  Ma negli ultimi due anni si assiste ad un'inversione di tendenza relativamente al numero di interventi  che aumentano da 250 a 285, mentre diminuisce l'importo medio erogato. Le fondazioni hanno dunque scelto di sostenere più soggetti, anche a costo di ridurre l'ammontare pro-capite del contributo.
Di nuovo le tre province di Bologna, Modena e Parma giocano un ruolo preponderante, erogando il 78,2% delle risorse complessive.
Lo studio si propone poi di analizzare i dati relativi ai finanziamenti pubblici[1] al settore dello spettacolo, che nel periodo 2010-2013 sono pari a circa 186 milioni di euro: 69 milioni di euro sono i contributi della Regione Emilia-Romagna (aumentati rispetto ai 67.235.387 Euro del quadriennio 2007-2010) e circa 118 milioni di Euro sono provenienti dallo Stato attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (diminuito rispetto ai 130.109.437 Euro del periodo 2007-2010).
Il rapporto si conclude con un'analisi dei progetti che hanno vinto il bando Funder 35, l'iniziativa promossa dalla Commissione per le Attività e i Beni culturali dell'ACRI e sostenuta da diverse Fondazioni bancarie italiane, finalizzata a valorizzare la creatività e l'imprenditorialità giovanili.
Il numero di progetti finanziati in Emilia Romagna è stato pari a 4 nel 2012 (15 a livello nazionale), 4 nel 2013 (18 a livello nazionale) e 5 nel 2014 (21 a livello nazionale). Complessivamente, nel periodo considerato, sono stati assegnati in Emilia-Romagna gli importi ammontano a 730.000 Euro su 14 iniziative, incidendo per il 25% sul totale (a livello nazionale 2.900.000 Euro per 54 progetti). Di questi 14 progetti, 5 operano in ambito teatrale, 4 in campo musicale, 2 nella danza e 3 in altri settori, l'arte contemporanea, i beni culturali e l'audiovisivo.
L'Emilia-Romagna si conferma una regione dinamica per quanto riguarda le politiche di sostegno al comparto di cultura e spettacolo, pur dovendo fare i conti con una generale contrazione delle risorse disponibili. Le fondazioni di origine bancaria, in linea con l'andamento nazionale, hanno ridotto i contributi al settore ma ciò nonostante mantengono il loro ruolo propulsivo. La Regione, in contro tendenza, aumenta seppur di poco i finanziamenti al settore dello spettacolo. E, aspetto non secondario, prosegue, attraverso l'Osservatorio, nell'attività di raccolta, misurazione e valutazione di dati ed informazioni utili alla conoscenza del settore e alla definizione di strumenti ed azioni finalizzate allo sviluppo e valorizzazione dello stesso.
 
Scarica il Report
 
 

 
 

[1]             I dati sui finanziamenti della Regione Emilia-Romagna sono ricavati dalle delibere emanate ai sensi della legge regionale dedicata agli accordi e convenzioni con enti territoriali dello spettacolo (L.R. 13/1999) e dalle altre leggi riferite al settore (ad es. la L.R. 37/1994). I dati sui finanziamenti statali sono ricavati dai Rapporti annuali sull'utilizzo del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), realizzati dall'Osservatorio nazionale dello Spettacolo.