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La natura incrocia l’arte

  • Pubblicato il: 04/03/2016 - 19:52
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Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Roberta Bolelli

Da Art City 2016 l’arte si fa linguaggio di nuovi contenuti con Fondazione Accademia Nazionale Agricoltura 
 
 
 
Da ArteFiera/ArtCity 2016 ha preso slancio una nuova (o meglio rinnovata) presenza. La Fondazione Accademia Nazionale dell’Agricoltura di Bologna (ANA) - che in aprile festeggerà 209 anni da quando il governo napoleonico decise la sua istituzione - ha voluto e vuole veicolare, attraverso le forme del linguaggio artistico contemporaneo, la cultura e la cura della Terra, la cultura dello sviluppo sostenibile e il rapporto tra quella cultura e la nostra quotidianità.
In ArtCity il progetto si è concretizzato nell’Erbario migrante contemporaneo – migrano gli uomini e con essi le piante, quindi le tradizioni, le culture legate all’alimentazione e alla produzione del cibo e dei rimedi naturali - due installazioni site specific nel Cubiculum Artistarum dell’Accademia Nazionale di Agricoltura (un libro a soffietto con i disegni della tradizione degli erbari lungo le pareti) e nella raffinata Galleria Cavour (micropaesaggi con i differenti modi di abitare il mondo). Con l’intento di rappresentare il “ritorno alla terra” in una società i cui riferimenti si spostano progressivamente da una cultura industriale a una cultura post-industriale, nella quale si diffonde la consapevolezza della necessità di uno sviluppo sostenibile e di come le nostre scelte e le nostre azioni influiscono sulla nostra quotidianità così come sull’equilibrio complessivo del pianeta.
L’Erbario migrante contemporaneo rappresenta una tappa in un percorso progettuale nel quale l’arte attraversa la natura in una reciproca e fruttuosa contaminazione tra le radici di una grande tradizione e la proiezione verso i nuovi scenari che disegnano il nostro ambiente e la nostra terra.
Oggi nuove tappe si annunciano da parte della Fondazione bolognese – con sede nell’antico Palazzo Pasi nel centro storico della città – con un suo progetto importante di digitalizzazione , per rendere sempre più ampia e diffusa la disponibilità al pubblico (negli orari e nelle metodologie di accesso) dei 23 mila titoli della propria biblioteca e dell’archivio storico che raccoglie materiali e documentazione di due secoli. Anche realizzando, dopo il completamento del restauro, nuovi eventi espositivi nella sala del Cubiculum Artistarum, nel complesso della Biblioteca dell’Archiginnasio, che nel dopoguerra era la sede ufficiale dell’Accademia.
E parallelamente, nell’intento di espandere l’attività nei temi della nostra quotidianità, la Fondazione ha promosso un ciclo di incontri mensili (in collaborazione con il Rotary Club Bologna e l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Bologna, dal 25 febbraio al 9 giugno), mettendo insieme i contributi di autorevoli specialisti per un percorso di consapevolezza della nostra relazione con la natura, della conoscenza degli alimenti e della difesa dalla cattiva comunicazione alimentare. E così si va dalla corretta alimentazione nell’età dello sviluppo al rapporto tra alimentazione e malattie, dalle relazioni tra gusto salute e costi a quelle tra cibo, agricoltura e architettura, per concludere con Cantelli Forti sui temi del Made in Italy tra qualità e sicurezza.
«Quotidianamente - osserva Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura - tutti abbiamo bisogno di cibo ed ogni giorno leggiamo o sentiamo messaggi accattivanti su novità alimentari spesso miracolistiche, ma anche sconfortanti notizie che riguardano danni alla salute dati dagli alimenti. Con le sue componenti scientifiche di alta qualificazione, l’Accademia è un testimone autorevole per promuovere la corretta informazione e dare punti di riferimento concreti al cittadino».
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