Il giardino di Cavour riaperto dalla comunità di Santena
Santena (TO) - Nel bicentenario della nascita di Camillo Cavour e in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità italiana, apre il grande sito naturalistico del Parco del Castello Cavour chiuso al pubblico dal 1978, salvo brevi aperture eccezionali.
Un lavoro reso possibile dall’Associazione Amici della Fondazione Cavour, delegata dalla Fondazione Cavour stessa di occuparsi della questione parco, con la volontà di far tornare a vivere un bene paesaggistico fortemente identitario, con la cooperazione di più soggetti. Un grande contributo è stato dato dai 60 lavoratori in mobilità dell'Ages di Santena, all’attenzione per la grave crisi che ha provocato la perdita di numerosi posti di lavoro. La cooperativa sociale P.G. Trassati si è occupata delle potature degli alberi, della pulizia e dell’abbattimento di piante secche. Anche quattrocento pecore dell’azienda agricola Menzio di Pino Torinese hanno lavorato al recupero del parco. Una tanto insolita quanto efficace forma di cooperazione con un privato per la valorizzazione di un bene comune.
Il grande impegno del conte Cavour in favore dell’agricoltura, intesa come componente fondamentale dell’economia sabauda, si manifesta anche nella ricercatezza scenografica del parco, sia da un punto di vista paesaggistico, che ambientale, che botanico: platani ultracentenari risalenti all'originale impianto settecentesco e alla sistemazione ottocentesca voluta dall'architetto paesaggista Xavier Kurten, ne fanno un unicuum dal punto di vista storico e paesaggistico.
Il recupero di un’area verde compresa all’interno del Complesso monumentale Cavouriano assume una valenza simbolica: è un forte segno, è la volontà di prendersi cura, e il lavoro sinergico dei cittadini impegnati nella riqualificazione del parco ne è testimonianza, del proprio territorio dove arte, architettura, paesaggio e storia si fondono.
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