Il genio delle acque
Ravenna. Continua l’espansione delle attività espositive della Fondazione RavennAntica che in questa occasione grazie alla multiutility Hera espone in via permanente alcuni pavimenti musivi della dimora di epoca romana imperiale scoperta durante gli scavi per la realizzazione nel 2011 di una stazione ecologica in piazza Anita Garibaldi di Ravenna.
Tutte le fasi di recupero prima e restauro poi sono finanziate da Hera. L’sposizione intitolata «Il genio delle acque» arricchirà la raccolta di mosaici antichi e moderni del centro «Tamo» nel Complesso di San Nicolò. Il titolo prende spunto dal più importante reperto esposto, la raffigurazione di un uomo con una folta barba, simbolo di una divinità fluviale. Il ritrovamento della divinità barbata e di altri mosaici, risalenti al I e II secolo d.C., avvenne casualmente, attraverso le attività di archeologia preventiva.
Hera, come prescrive la legislazione vigente, interruppe allora i lavori per lasciare intervenire gli archeologi e recuperare i reperti antichi. «I lavori realizzati da Hera, spiega una nota dell’azienda, per la realizzazione di un’isola interrata hanno permesso di individuare i reperti di epoca imperiale romana. Consapevole dell’importanza del ritrovamento il Gruppo Hera ha sostenuto tutte le spese dello scavo archeologico e di restauro condotti su mosaici e murature dai laboratori della Fondazione RavennAntica in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna». I reperti rinvenuti appartengono tutti a un settore di una residenza di epoca imperiale romana, con pavimenti a mosaico in bianco e nero, a motivi geometrici, appartenenti a quattro ambienti che si aprivano intorno a un’area cortilizia, pavimentata in mosaico bianco, al centro della quale si trovata anche un pozzo per attingere l’acqua. La domus romana di piazza Anita Garibaldi, sorgeva a poche centinaia di metri dal mare e rappresenta un’interessante conferma dello sviluppo urbano di Ravenna in epoca imperiale. Nel lungo periodo di pace e di prosperità inaugurato da Augusto, la città comincia ad espandersi oltre il perimetro delle vecchie mura repubblicane, così nel corso del I e del II secondo secolo dopo Cristo molte domus e villae sorgono verso la campagna circostante e verso il mare. In mostra dal 16 maggio.
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