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Il Bando fUnder35 fa il bis. 10 Fondazioni per l’impresa culturale giovanile. Scade il 15 luglio

  • Pubblicato il: 16/06/2013 - 18:00
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Rubrica: 
BANDI E CONCORSI
Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Marco Cammelli

Milano. Presentata lo scorso 11 giugno da Marco Cammelli, Presidente della Commissione per le Attività e i Beni Culturali dell’Acri, associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria, la seconda edizione del Bando fUNDER 35, promosso da 10 fondazioni (Cariplo di Milano, capofila del progetto, Banco di Sardegna, Cariparma, Cassa di Risparmi di Livorno, Cassa di Risparmio della Spezia, Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Risparmio di Modena, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio di Torino, Monte di Bologna e Ravenna) con l’obiettivo di sostenere l’impresa culturale giovanile.
La ripetizione di questa iniziativa conferma la priorità strategica che le Fondazioni rivolgono al tema dell’impresa culturale e dell’occupazione giovanile, nonostante il periodo critico di contenimento di spesa: «Dal 2002 al 2012 le Fondazioni di origine bancaria hanno erogato complessivamente al settore arte e cultura oltre 4,3 miliardi di euro, di cui più di 300 milioni di euro nel solo 2012»ha commentato il presidente dell’Acri e di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti .
Il Bando, come quelli di nuova generazione, non si sostanzia solo di erogazione di capitale, ma di una fase di accompagnamento delle realtà meritevoli, che devono essere imprese non-profit, operanti da almeno due anni nella produzione artistica, con la maggioranza dei membri degli organi di amministrazione sotto i 35 anni. Il Bando permette l’acquisizione di strumenti gestionali e manageriali per raggiungere l’autonomia, nonché di consulenza per l’orientamento degli investimenti e di un piano di comunicazione integrato per promuovere l’impresa.  L’investimento sarà di un milione di Euro complessivi, non su singole attività, ma su progetti finalizzati a rendere più solide e stabili le imprese e migliorare la qualità della loro offerta per farle stare più facilmente sul mercato ed entrare, tra l’altro più agevolmente in contatto con il pubblico giovane.
Una visione strategica di investimento di una filiera economica in crescita, ritenuta competitiva anche in seno alla Commissione Europea, che ha orientato la sua nuova programmazione cultura, dal nome Europa Creativa, per gli anni 2014-2020 proprio a favore delle imprese culturali e creative, con una politica di erogazione di fondi a quelle che si dimostreranno più competitive sul mercato, con business plan di spessore.
Alla conferenza di lancio del Bando fUNDER 35, che ricordiamo scade il 15 luglio, hanno preso parte anche le 15 imprese vincitrici della prima edizione. La maggior parte si concentra nel settore delle arti performative, teatro e musica, con una miriade di proposte di offerta culturale. Sono l’Associazione Ambrose/Compagniadi Parma che attraverso la danza contemporanea combatte il disagio giovanile; Associazione Carrozzeria Orfeodi Mantova, compagnia teatrale che vuole rafforzare il suo ruolo di protagonista del sistema teatrale lombardo; Associazione Ghislierimusica di Pavia, che punta a raccontare la musica antica attraverso chiavi moderne; Associazione Giovio 15di Milano, che lavora su nuove formule di viral web marketing per ampliare il pubblico fruitore di teatro; Associazione Casanoegodi Vercelli che promuove un festival jazz con offerta anche di percorsi formativi: Associazione Gli Incautidi Bologna, che investiranno per la formazione di una nuova figura manageriale nel settore culturale; Associazione Hiroshima Mon Amourdi Torino che potenzia l’on line booking dei suoi numerosi concerti; Associazione Khorakhanèdi Abano Terme (Pd) che insieme alla cooperativa sociale Nuova Idea coniugherà sensibilizzazione del pubblico sui temi del disagio sociale; Associazione Labulè di La Spezia che lavora per diventare un punto di riferimento per il suo territorio nella produzione di cultura; Associazione La Mela di Newtondi Padova che propone eventi musicali innovativi in spazi tradizionali; Associazione La Voce in Musicadi Porto Torres (Ss) che lavora sulla ricerca, cura e utilizzo artistico e professionale della voce; Associazione Linutiledi Padova che potenzia la sua strategia di fundraising; Cooperativa sociale Musica e Serviziodi Modena che crea un’accademia interattiva on line di musica lirica; Associazione Pilar Terneradi Livorno che lavora alla sinergia con una cooperativa sociale che attraverso le arti aiuta la crescita dell’individuo; infine l’Associazione Teatro delle Temperiedi Crespellano (Bo), che investe sulle proprie risorse umane per acquisire competenze manageriali.
Un’opportunità di visibilità e di emersione di storie e esperienze territoriali che costruiscono nuovi sistemi economici sostenibili in dialogo con i territori di appartenenza.
Una prova che un’ampia parte del mondo istituzionale inizia a credere che l’impresa culturale e creativa, soprattutto se affidata ai giovani, rappresenti la risorsa su cui investire.
Fondazioni di origine bancaria e d’impresa sono scese in campo per stanare e supportare giovani talenti  in un mondo sempre più interconnesso, contribuendo allo sviluppo delle cosiddette capabilities, ovvero, secondo la visione dell’economista Amarthya Sen, il set di risorse relazionali di cui una persona dispone in condizioni di libertà e democrazia, congiunto alla sue capacità di fruirne e quindi impiegarle operativamente. Sappiamo che la mancanza di una visione politica, di azioni integrate, di competenze progettuali, ha portato alla restituzione di fondi strutturali. Le Istituzioni «terze» stanno contribuendo alla costruzione di opportunità con formule sempre più complesse di partnership, passando alla mera erogazione alla costruzione di progettualità condivisa.
Questi Bandi possono intendersi  atti politici che fanno emergere le energie vitali che si muovono dal «basso» come abbiamo  raccontato dalle nostre colonne.
Recentemente è stato chiuso il Bando « Ars. Arte che realizza occupazione sociale» che ha offerto un milione di Euro in servizi, consulenza e capitale, a un solo progetto benchmark, che verrà presentato nell’autunno, ma che nel contempo restituirà una mappatura dell’impresa cultuale sul territorio italiano. Si sono mossi in analogia i bandi «CheFare» promosso dall’associazione Doppiozero e «Culturability» della Fondazione Unipol.
Un nuovo modo di fare impresa.

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