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Gestire il dono

  • Pubblicato il: 15/02/2018 - 08:05
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Articolo a cura di: 
Redazione

Uno scritto a quattro mani da PierLuigi Dovis, direttore della Caritas dell’Arcidiocesi di Torino e Filippo Monge, docente di Marketing ed Economia manageriale dell’Università di Torino, ci offre una riflessione sulla ”necessità di riqualificare l’operato delle organizzazioni del Terzo Settore, secondo criteri di qualità ed efficienza”. Gli autori propongono come strada possibile quella di chiamare ai vertici  profili professionali provenienti dal mondo for profit.  Siamo sicuri? Anche il business sta cambiando.


Quali sfide deve cogliere il Terzo Settore per essere sostenibile in regime di risorse scarse e continuare a crescere? Come può ripensare sé stesso, senza perdere la propria identità?
E’ una risorsa, mobilita 10 miliardi d fatturato l’anno e concorre a fianco dello Stato e dei privati alla produzione di beni e servizi per tutta la comunità. Deve mutare, con il welfare. E il suo cambiamento passa attraverso l’evoluzione dei modelli gestionali. Abituarsi a progettare e a rendicontare “diventa un nuovo orientamento strategico per migliorare struttura, condotta e performance, ma anche di coltivare un fecondo rapporto con gli stakeholders”.
Il non profit è una straordinaria risorsa che non va lasciata a sé: servono competenze, professionalità, modelli di management e di manager affinchè riesca a rispondere alle crescenti domande di assistenza che nascono dalla società. 
Come? Gli autori suggeriscono un netto cambio di prospettiva culturale e propongono come strada possibile quella di chiamare ai vertici  profili professionali provenienti dal mondo for profit allo scopo di introdurre nella gestione di enti, associazioni, imprese sociali, cooperative, pratiche e strumenti di impianto manageriale.
Cristina Mauro su La Voce e il Tempo.

Gestire il dono. Il management del non profit.
Pierluigi Dovis, Filippo Monge
Giappichelli editore, 2017, pag. 92 euro 13