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Ella goes to Cuba

  • Pubblicato il: 01/06/2012 - 12:32
Autore/i: 
Rubrica: 
DAL MONDO
Articolo a cura di: 
Santa Nastro
Stan Douglas

From Miami to Cuba. In occasione della Biennale dell’Havana, la mostra ricorrente che nasce nella terra di Fidel e che, politica malgrado, si è imposta nel panorama internazionale come una tra le più seguite scene di promozione culturale, la collezione di Ella Cisneros - Fontanals si sposta nella calda capitale dell’isola. Il luogo è una delle due prestigiose sedi del Museo de Bellas Artes che raccoglie il genius loci, dal XIV a oggi, ma anche l’arte internazionale, non solo contemporanea. La trasferta ha il sapore della novità: si tratta, infatti, della prima esposizione realizzata interamente con opere della CIFO - Cisneros Fontanals Art Foundation – based in Miami – all’estero. Il curatore Osbel Suárez, già noto per la sua conoscenza specifica dell’arte latino americana (si vedano mostre come Cold America, organizzata alla Fondazione Juan March nel 2011, documentando l’astrazione a Sud), ha selezionato, per l’occasione, un percorso espositivo sotto il titolo di Cifo: Mirada Multiples, dove il concept non crea cronologie, ma connette in maniera sincronica l’arte proveniente da sistemi di riferimento differenti. Sono, infatti, 65 gli artisti prescelti e provengono dall’Asia, dal Nord America, dall’Africa, dall’Europa e, naturalmente, dal mondo latino, creando una sorta di planisfero creativo delle tendenze artistiche negli ultimi cinquant’anni. Non a caso, i nomi sono quelli sulla bocca di tutti: da Marina Abramović a Vito Acconci,  da John Baldessari a Sophie Calle, da María Fernanda Cardoso a Olafur Eliasson, fino a Tracy Emin, Eugenio Espinoza, Andreas Gursky, Mona Hatoum, Rafael Lozano-Hemmer, Jenny Holzer, William Kentridge, José Kosuth, Barbara Kruger, Gupta Subdoh,  Ai Wei Wei e alla autoctona Ana Mendieta, tra i molti altri. Gli artisti in mostra, nonostante le apparenze date da questo elenco, non sono solo star, ma anche gli emergenti e i midcareer cari alla patron Ella, la quale ha, fin dall’inizio, fissato nella mission della sua fondazione, l’obiettivo di sostenere la creatività degli artisti non estabilished, con un focus particolare sulle energie sudamericane. Interessante anche la pubblicazione realizzata per l’occasione, che racconta il progetto passo dopo passo, in forma di giornalino freepress, scegliendo lo stile dell’intera «produzione editoriale» voluta dalla biennale curata da Jorge Fernandez Torres. Fino al 20 agosto.

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