Dialoghi trans-frontalieri
Roma. Con sede a Roma e uffici di rappresentanza a Napoli, Catania, Palermo, Valencia, Rabat e prossimamente a Cordoba e a Malta, la Fondazione Roma-Mediterraneo lavora, in continuità con la missione della sua sorella maggiore - la Fondazione Roma -, nei campi della Formazione, dell’Arte e dialogo interculturale e dello Sviluppo economico-sociale. Il fil rouge però, come suggerisce il nome, che tiene insieme le aree di intervento è l’obiettivo generale di favorire il dialogo interculturale dei Paesi del Mediterraneo, incoraggiando e sostenendo la realizzazione di iniziative comuni che conducano alla riscoperta di valori ed interessi condivisi.
Nata del 2008 per volontà di Emmanuele Emanuele, oggi la Fondazione si trova a fare un primo resoconto a cinque anni dall'inizio delle attività.
Numerose le attività realizzate nelle aree strategiche di intervento.
Tra queste, nel campo della formazione, il Master universitario in Politiche di pace e cooperazione allo sviluppo nell’area del Mediterraneo, realizzato insieme all’Università per stranieri «Dante Alighieri» di Reggio Calabria, ateneo con la collaborazione del quale tra la primavera 2014 e la primavera 2015 verranno attivati altri 2 importanti Master, in “Innovation and Technology Management” ed in “Sviluppo, Applicazioni Web, Mobile & Social Media”. Inoltre, degno di nota è il Master in Religioni e Culture con indirizzo Culture del Mediterraneo dell’Istituto di Studi Interdisciplinari su Religioni e Culture (ISIRC) della Pontificia Università Gregoriana di Roma. L’ultima, importante iniziativarealizzata in ordine di tempo è il progetto dei corsi di «Educazione finanziaria nella cultura economica e sociale del Mediterraneo», promossi dall’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito in virtù di un protocollo d’intesa col MIUR. Un’iniziativa che riporta al centro la necessità di far parlare le politiche, investendo sulle giovani generazioni. Per il prossimo autunno, infine, è previsto a Rende (Cosenza) il convegno InterUniversitario “Mediterraneo: un mare di culture”, promosso dalla Fondazione di concerto con l’Università della Calabria, che ultimamente ha instaurato numerosi accordi di cooperazione didattica e di ricerca con Università europee ed extra-europee.
Inoltre l’intervento della Fondazione Roma-Mediterraneo si direziona, sempre in contiguità con l’operato della Fondazione Roma, oltreché nella realizzazione di mostre di arte classica e contemporanea in alcuni dei luoghi più suggestivi del mediterraneo (ricordiamo, solo per citarne alcune, le monumentali esposizioni di Mitoraj e Plessi nella Valle dei Templi di Agrigento; le mostre di Louise Nevelson e Julio Larraz – quest’ultima ancora in corso – presso la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania; la mostra sui “Coralli di Trapani. Tesori Preziosi del XVII° - XVIII° secolo” al Museo Pepoli dell’omonima città; le varie tappe della grande mostra sull’emigrazione italiana di fine ‘800 “Partono i bastimenti” a Napoli, Cosenza, Bari e presso il Ministero degli Affari Esteri; prossimamente, in autunno, la mostra intitolata “Di Là dal Faro. Pittori e Paesaggi dell’Ottocento Siciliano” a Palermo), anche verso la realizzazione di opere di ristrutturazione e restauro. Tra gli interventi sostenuti il recupero del monastero di Deir Mar Musa Al-Habashi in Siria; della statua di Dante Alighieri a Malta; dell’Istituto dei Monumenti di Cultura a Tirana, in Albania; della Cattedrale di Sant’Agostino d’Ippona, ad Algeri.
Ulteriori esempi di questa mission della Fondazione Roma-Mediterraneo, da non tralasciare, sono le iniziative di carattere concertistico a livello internazionale: la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica di Roma alla terza edizione del Festival Internazionale di El Jem a Tunisi; il recentissimo evento al Politeama di Palermo, su musiche del compositore Vito Terribile e con la performance artistica della sand-artist israeliana di fama mondiale Ilana Yahav, oltre che dello scenografo d’eccezione Serge Uberti; infine, il concerto della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio fissato per Giugno di quest’anno a Castel di Tusa (ME), nella splendida ed irripetibile cornice dell’Art Hotel e avente come tema “il viaggio”.
Sempre in Sicilia, la Fondazione Roma-Mediterraneo ha preso a cuore lo sviluppo della sfortunata area del Belice e sostiene le attività della Fondazione Orestiadi di Gibellina. Dopo aver concesso un contributo per consentire la pubblicazione del catalogo e del depliant illustrativo del “Museo delle Trame Mediterranee”, la Fondazione sosterrà infatti un progetto promosso dalla Fondazione Orestiadi a favore dei giovani ragazzi disagiati a Pollina.
In conclusione: un’operazione, quella portata avanti negli anni dalla Fondazione Roma-Mediterraneo, dal grande valore simbolico che riporta il dialogo tra Paesi distanti ma affacciati sopra lo stesso mare di valori, storici e contemporanei, per valorizzare, tutelare e far crescere le rispettive culture, rispettandone le specificità.
Utilizzando il titolo di un’opera del grande artista Michelangelo Pistoletto che, sensibile prima di tutti a queste tematiche, ha dato vita al Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, «Embrace Difference!».
Fondazione Roma - Mediterraneo
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