Cultura, valorizzazione e salute: con Magnificat l'impresa sociale punta in alto
L'avvio di un progetto culturale è un momento da cui scaturiscono riflessioni, suggestioni e spunti su quelle che sempre più spesso vengono definite le buone pratiche per fare cultura. La presentazione di «Magnificat - Salita e visita alla cupola del Santuario di Vicoforte» è di certo una di queste occasioni poiché consente di intrecciare temi come la valorizzazione, le strategie dell'impresa sociale in ambito culturale, il welfare e l'esigenza di innestare i progetti culturali all'interno di una prospettiva territoriale più ampia.
Presentato l'11 febbraio 2015 e realizzato dalla cooperativa e impresa sociale «Kalatà progetti per fare cultura«» di Mondovì, «Magnificat - Salita e visita al la cupola del Santuario di Vicoforte» propone un inedito percorso di visita che consente al pubblico di entrare in contatto con il bene culturale e i suoi oltre 6.000 metri quadrati di affresco.
Il Santuario di Vicoforte, voluto dal duca Carlo Emanuele I di Savoia come luogo destinato alle tombe della famiglia reale, è una delle chiese monumentali più importanti del Piemonte. Insieme al Castello di Racconigi è uno dei principali elementi d’interesse turistico dell’area cuneese ed è probabilmente il monumento simbolo del territorio monregalese.
Fulcro dell'evento Magnificat è proprio la salita alla sommità della cupola del santuario, una delle più grandi al mondo, insieme a San Pietro in Vaticano, al Pantheon di Roma, a Santa Maria del Fiore a Firenze e al Gol Gumbaz in India.
Investendo direttamente nel progetto, Kalatà ha realizzato una linea vita da 250 metri che, grazie alla messa in sicurezza dei passaggi che portano alla cupola, permetterà di far salire i visitatori fino alla 'lanterna', a 75 metri d'altezza. La visita della durata di 2 ore prevede l'accesso di gruppi di 15 persone, dotati di elmetto e imbrago a locali mai aperti al pubblico e agli antichi camminamenti riservati alle maestranze in un percorso mozzafiato verso gli oltre settanta metri di altezza dell'edificio. La linea vita, al termine dell'evento, verrà lasciata alla disponibilità del santuario e potrà essere utilizzata per la gestione dei lavori di manutenzione. Un tentativo interessante che interseca valorizzazione e conservazione e che supera la durata dell'evento (6 mesi) con l'obiettivo di «riportare la cultura all'interno della grammatica del quotidiano».
Questo progetto, è stato reso possibile dall'investimento diretto di 300.000 euro da parte di Kalatà che attraverso iniziative come Magnificat, realizza la propria mission di 'impresa sociale' del settore culturale. «Se si decide che la cultura è una risorsa fondamentale per lo sviluppo allora dobbiamo essere disposti ad investirvi capitale e progettare delle modalità concrete per remunerarlo» sostiene Nicola Facciotto, il responsabile di Kalatà. «L'impresa sociale ben risolve l'impasse legata al rapporto tra il mondo profit, il no profit e l'impresa nel settore culturale. Le dimensioni dell'autonomia gestionale, del rischio imprenditoriale e della creazione dell'occupazione fanno parte dei suoi tratti costitutivi». Proprio l'aspetto dell'autonomia gestionale è centrale nella definizione delle strategie di sostenibilità: la contribuzione da parte di enti pubblici e soggetti privati non dovrà a questo proposito superate il 30% del totale dell'investimento che verrà remunerato principalmente attraverso la vendita di biglietti. Nei sei mesi di svolgimento di Magnificat, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, è stato stimato un flusso di 20.000 visitatori. Ed è prevista una ricaduta anche dal punto di vista dell'occupazione grazie alla creazione di 16 posti di lavoro.
Alla base di Magnificat, sta inoltre la concezione che la cultura è un fattore rilevante per il benessere della collettività e uno strumento per migliorare la qualità della vita. Si potrebbe dire che la salute del patrimonio - in questo caso del Santuario di Vicoforte - si rispecchi anche in una innovativa visione di welfare dove la cultura è centrale per il benessere dell'individuo. La necessità di indagare il tema del rapporto cultura - salute ha condotto al coinvolgimento di Enzo Grossi - Professore a contratto Facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano - che realizzerà un'indagine scientifica a campione sul pubblico che parteciperà a Magnificat. Obiettivo: stabilire se e come il benessere individuale ha avuto un incremento nel corso di un'esperienza culturale di 2 ore a contatto con il bello. Un aspetto che ha interessato Expo 2015 proprio per il suo legame con il benessere e che ha portato al patrocinio di Padiglione Italia Expo 2015. Kalatà ha inoltre realizzato un suggestivo video girato nel Santuario che mostra come il cuore reagisce quando ci si trova a contatto con l'arte: la frequenza cardiaca è maggiore quando la protagonista osserva gli affreschi della cupola rispetto al momento della fatica della salita.
«Un progetto culturale deve sapersi trasformare da sogno individuale a sogno collettivo» continua Nicola Facciotto. In quest'ottica, il Magnificat dialoga con le più ampie strategie di sviluppo del territorio e, allo stesso tempo mira a «far sentire tutti i partner coinvolti, affinché ognuno di loro abbia interesse che il progetto funzioni». Il tutto, a favore di una visione win-win in cui i soggetti pubblici e privati ricevono un beneficio dalla partecipazione al progetto.
La posizione strategica del Santuario di Vicoforte, fra l’area delle Langhe, le valli monregalesi e la pianura cuneese, consente inoltre l’elaborazione di strategie turistiche ad ampio raggio sviluppate a quattro mani con l’ATL del Cuneese (partner del progetto) e con l’Ente del Turismo Alba Bra Langhe e Roero.
Per il particolare valore della proposta culturale, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, di Italia Expo 2015, della Provincia di Cuneo e di ANCI Piemonte divenendo un importante vettore di attrazione per il territorio cuneese nel corso di Expo 2015. Tra i partner oltre all'ATL del Cuneese, la Banca Alpi Marittime, Confcooperative, Confcommercio, Fondazione Fitzcarraldo e Mondovicino Outlet Village.
Storytelling, divulgazione scientifica e innesto dell'evento Magnificat all'interno di una proposta turistica integrata: questi gli ingredienti per attrarre il pubblico. «C'è fame di cose belle e interessanti - sostiene Nicola Facciotto - ed è necessario che il bene culturale sia raccontato con nuove modalità che esulino dalle polverose liturgie ottocentesche». Kalatà ha già sperimentato queste modalità nel corso dell'evento 'Il trionfo dell’illusione' presso la Chiesa della Missione di Mondovì (CN) che ha condotto 15.000 visitatori su un sistema di ponteggi a circa 25 metri di altezza per scoprire gli affreschi di Andrea Pozzo. Ora ci riprova con Magnificat - Salita del Santuario di Vicoforte... puntando molto ma molto più in alto!
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