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Al MAGA «voglio soltanto essere amato»

  • Pubblicato il: 18/11/2011 - 09:26
Rubrica: 
NOTIZIE
Articolo a cura di: 
Francesco Pignataro

Gallarate. Non è semplice oggi inquadrare il fare cultura. I cambiamenti intercorsi negli ultimi decenni nelle modalità di trasmissione delle informazioni, così veloci e al contempo radicali, hanno mutato gli orientamenti di chi la produce e di chi la vive.
È in atto una rivoluzione. Le nuove tecnologie hanno portato trasformazioni evidenti nel nostro modo di vedere, pensare, comunicare. Ci hanno liberati da vincoli – è un virtuale da virtus, da quella socratica ἀρετή che induce ad essere perfettamente quello che la propria natura porta ad essere. Hanno prodotto novità. Hanno ingenerato altresì fenomeni di overwhelming output tali da ingenerare confusione, spiazzamento, un plausibile senso di smarrimento.
Porre la questione del fare cultura in questa prospettiva ha dunque il sapore dell’avventura.
Siamo di fronte a un territorio d’azione che si muove in una logica collettiva e non più singolare, accentuando l’importanza dell’elemento narrativo come modalità di condivisione: la caduta delle costrizioni legate al tempo e allo spazio, così come alla disponibilità stessa di informazioni e conoscenza, ha reso possibile una democratizzazione del dibattito artistico-culturale che ha avvicinato non solo le discipline e i contesti, ma oltremodo gli operatori al pubblico (e viceversa).
L’arte, la scienza – o la cosiddetta terza cultura – diventano un fenomeno sempre più partecipato, istaurando un rapporto di continuità tra artista, scienziato, pensatore, studente, pubblico, inglobando la società e le società: un rapporto dotato di una fortissima circolarità, conseguenza di un dialogo potenzialmente, ormai, sempre attuabile.
Da prospettive come queste, nasce un progetto culturale con l’ambizione di raccogliere le istanze di innovazione e condurle a sistema, per generare un nuovo modo di fare cultura.
Non a caso si è scelto un prefisso quantitativo. Il Multi-media Art Platform (MAP) – Project propone di connettere nuovi modi di comunicare alla produzione di conoscenza e di arte con lo scopo di interpretare e raccontare il contemporaneo, il mondo e così l’uomo nel mondo.
Il centro funzionale del progetto è il web, con la sua piattaforma in cui si realizza lo scambio e il dibattito. L’interdisciplinarietà delle competenze coinvolte così come la partecipazione paritaria delle stesse sono elementi fondanti: artista, filosofo, biologo, antropologo, psichiatra lavorano sullo stesso piano, dialogando tramite nuove forme di comunicazione e interazione attiva. Sulla piattaforma web vengono così scambiati testi, immagini, pareri, opinioni. Si genera coralmente una rappresentazione variegata, ipertestuale della realtà.
Fondamentale il percorso. MAP – Project prevede un Board scientifico, formato da professionalità di primo piano, in grado di guidare il dibattito e dargli forma attraverso l’individuazione degli argomenti da trattare e dei soggetti da coinvolgere, attraverso un proprio lavoro di ricerca. Per ogni edizione annuale, è scelto un tema e per sviluppare ogni tema sono invitati a partecipare diversi soggetti con contributi di vario genere.
Ne deriva un confronto reso possibile dal carattere neutro dell’ambiente in cui si opera. I linguaggi trovano modalità condivise di relazione e la partecipazione del pubblico generico della rete, attraverso strumenti come il blogging o la chat, fa sì che l’autoreferenzialità, a volte forte in singoli ambiti culturali, venga scardinata, con il vantaggio di una più proficua estensione dei contenuti. In questo senso, la scelta della doppia lingua (italiano, inglese) e di una dimensione internazionale è conseguenza naturale del processo.
MAP diventa così una reale area di incontro, richiamando l’idea di un caffè letterario contemporaneo. Ma il progetto abbraccia una circolarità più vasta, travalica i recinti del web e diventa un’iniziativa “reale” declinata, per sua natura, in più forme diverse. Si realizzano sulla base del lavoro operato in rete mostre, pubblicazioni, performance in continuo dialogo con la piattaforma web in cui sono riportati materiali, testimonianze, filmati e commenti.
L’edizione di quest’anno è costruita sul tema “Voglio soltanto essere amato”, frase celeberrima da American Psyco di Ellis, e si pone come obiettivo una ricerca sul significato dell’amore – e del bisogno di amore – nella complessità e nelle contraddizioni dei nostri tempi: passione, sentimento universale, gioco di potere, derive narcisistiche, ricostruzioni evoluzionistiche si assommano in un caleidoscopio di voci e suggestioni, capace di dare un traccia, un profilo su una visione inedita e attuale del sentimento amoroso.
Sono stati prodotti: una mostra – ospitata al MAGA di Gallarate dal 26 novembre 2011 al 29 gennaio 2012 – che coinvolge 38 artisti italiani e stranieri con lavori prodotti ad hoc e altre opere selezionate da curatori affermati quali Gabi Scardi e Ruth Cats; e una pubblicazione, sotto forma di un tabloid, che raccoglie testi dei membri del Board, citazioni, immagini dei lavori in mostra e alcuni dei racconti brevi scritti appositamente per il progetto da giovani scrittori di talento coinvolti nell’iniziativa.
Il confronto è massimo: tra discipline e saperi, tra pubblico, scienziato e artista, tra digitale e reale, tra media vecchi e nuovi, tra generazioni, esplorando, riorganizzando, innovando.
Attraverso temi che parlano del quotidiano, dell’attualità, si creano così punti di vista, si dà vita a conoscenze nuove, meno strutturate, e composte da percorsi narrativi intrecciati, in cui ognuno, raccontando una storia, ascolta le storie degli altri.
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Francesco Pignataro
Project manager | Multimedia Art Platform – Project | www.map-project.com

Esposizione “Voglio soltanto essere amato”
A cura di Gabi Scardi e Ruth Cats
MAGA Museo Arte di Gallarate
26 novembre 2011 – 29 gennaio 2011
I rapidi cambiamenti, che intercorrono a livello sociale ed economico, fortemente orientati dallo sviluppo tecnologico, e la natura ormai interdisciplinare del dibattito artistico-culturale globale, impongono una riflessione attenta su come fare e comunicare cultura oggi. Multimedi Art Platform Project si pone come un’iniziativa culturale complessa che mira a una rilettura del ruolo dell’arte e della cultura contemporanee attraverso l’interazione partecipata tra saperi e competenze diversi. Attorno a un tema il progetto propone attività che, in un rapporto di circolarità tra digitale e reale, tentano di rappresentare la relazione tra uomo e mondo come la propone il dibattito culturale odierno. L’edizione 2011, incentrata sul tema “Voglio soltanto essere amato” si compone di percorsi narrativi - una mostra e una pubblicazione - nati da un lungo lavoro di dibattito effettuato on line, mirato a restituire centralità all’elemento narrativo come strumento di confronto tra diversità.
Inaugurazione - 26 novembre 2011 18.30
Info: www.map-project.com | www.museomaga.it
Board scientifico:
Mara Ambrozic, Katia Anguelova, Ivan Bargna, Maurizio Bortolotti, Lorenzo Bruni, Adam Budak, Federica Bueti, Ruth Cats, Caroline Corbetta, Fabrizio Doricchi, Davide Franzini, Ilaria Gianni, Giuseppe Iannaccone, Leopoldo Laricchia, Tullio Leggeri, Roberta Lombardi, Simona Morini, Arabella Natalini, Nirith Nelson, Paolo Nepoti, Francesca Pasini, Rischa Paterlini, CristianaPerrella, Elena Quarestani, Sofia Rasini, Natalina Remotti, Michele Robecchi, Bernardino Sassoli, Gabi Scardi, Joshua Simon, Roberto Spada, Marco Tagliafierro, Marianna Vecellio, Daphne Vitali, Adelina Von Furstenberg
Artisti:
Einat Amir, Letizia Cariello, Valerio Carrubba, Daniela Comani, Keren Cytter, Ra di Martino, Tim Etchells, Iaia Filiberti, Stefania Galegati, Alexandros Georgiou, Paolo Gonzato, Meri Gorni, Francesca Grilli, Debora Hirsch, Uri Katzentein, Efrat Kedem, Ragnar Kjartansson, Annika Larsson, Sanna Marander, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Paola Monasterolo, Angelo Mosca, Benny Nemerofsky Ramsay, Valerio Rocco Orlando, Adrian Paci, Robert Pettena, Alessandro Piangiamore, Angelo Plessas, Luca Pucci, Doron Rabina, Ishmael Randall Weeks, Marco Raparelli, Maria Domenica Rapicavoli, Letizia Renzini, Roee Rosen, Michele Tocca, Marcella Vanzo

Scrittori:
Enrico Audenino, Alessandro Avanteo, Riccardo Benassi, Emanuele Coco, Lorena Costanzo, Alice Cozzo, Chia de Fernex, Pamela Dell'Orto, Gabriele Di Fronzo, Emanuele Fant, Davide Ferraro, Giuseppe Franco, Paola Friggè, Luca Fumagalli, Daiana Galigani, Francesco Gavatorta, Alessandro Giuffrida, Gonzalo Hernández Baptista, Sara Loffredi, Giorgio Maestroni, Andrea Mattaccheo, Lorenzo Mattozzi, Alberto Milesi, Alessia Petitto, Gaia Raynieri, Margherita Restelli, Roee Rosen, Francesca Scotto Lavina, Laura Tinti, Maria Novella Viganò, Stefano Zangrando