Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

Maria Vita De Giorgi

La riforma del Terzo settore al banco di prova

  • Pubblicato il: 10/08/2017 - 11:10
NORMA(T)TIVA

Si parla pochissimo, se non tra i giuristi, della riforma del Terzo Settore che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 18 luglio. Maria Vita De Giorgi, docente di Diritto Civile dell’Università  di Ferrara, ne ha dibattuto a ExpoElette, il Forum delle donne impegnate ai vertici delle istituzioni e delle imprese. Restituisce sulle nostre colonne la sua lettura.  “Che le organizzazioni non profit svolgano un’attività “produttiva” pare ora scontato, ma fino pochi anni fa sembrava singolare (…) quanto alle fondazioni, il modello tradizionale era costituito da un patrimonio amministrato per uno scopo (…). L’intento principale della riforma è coordinare e modernizzare la “vecchia” legislazione speciale anche al fine di valorizzazione gli enti non profit e favorire il loro contributo alla vita sociale ed economica.  A tal fine il d. lgs. del 3 luglio 2017 introduce la nuova figura dell’Ente del terzo settore-ETS (..) che, se esercita impresa, “può” non “deve” assumere la veste di impresa sociale, regolata in un altro dei decreti di attuazione (…). L’assumere lo “status” di ETS e l’iscrizione nel registro unico nazionale, sono facoltativi: chi è insofferente di un regime recepito come troppo stretto se ne guarderà e comunque tutti pondereranno con cautela vantaggi, oneri e vincoli“ 
 

Articolo a cura di: 
Maria Vita De Giorgi

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