Italia Non Profit - Ti guida nel Terzo Settore

ARRESTARE IL SISTEMA. IL CALEIDOSCOPIO DIGITALE DEL MAXXI PUNTA SULL’ARTIFICIAL INTELLIGENCE

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Mentre s’allarga la riflessione sui cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale, e l’applicazione dell’intelligenza artificiale, giorno per giorno, compenetra sempre più la vita individuale e collettiva, Bartolomeo Pietromarchi apre al MAXXI la mostra Low Form, che ci stimola a fare il punto su un’epoca segnata dal rapporto con la tecnologia, sul destino dell’arte e sui compiti di agenzie culturali tradizionali, tra cui, quelle del museo e dello stesso artista.
Articolo a cura di: 
Amerigo Nutolo
Autore/i: 

Rovine e ocarine. Petrit Halilaj premiato dalla Fondazione Merz

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:01
FONDAZIONI E ARTE CONTEMPORANEA
Torino. Petrit Halilaj (1986) è il vincitore della 2a edizione del Mario Merz Prize. A convincere la giuria è stato un progetto pubblico ideato dall’artista kosovaro, ma italiano d’adozione, per Runik, città in cui è cresciuto. Iniziato con una performance presso le rovine del Centro di Cultura di Runik lo scorso luglio, il progetto si conclude con la personale «Shkrepëtima» nella Fondazione Merz dal 29 ottobre al 3 febbraio.
Articolo a cura di: 
Jenny Dogliani, da Il Giornale dell'Arte numero 390, ottobre 2018
Autore/i: 

POWER OF CULTURE FOR LOCAL DEVELOPMENT

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Un numero crescente di amministrazioni locali e nazionali è impegnato a valorizzare il proprio patrimonio culturale e a sostenere le industrie culturali e creative in quanto fattori di sviluppo e benessere. Ma molte restano le zone grigie e la strada da fare per una reale attivazione delle potenzialità dell’intero settore, è ancora lunga. A provare a dar slancio attuativo a tutto questo, l'OCSE potenzia il suo programma di capacity building con il primo forum internazionale dedicato specificatamente ad esaminare i legami, ormai stingenti, tra cultura e crescita locale: Unleashing the Transformative Power of Culture and Creativity for Local Development”.
Articolo a cura di: 
Massimiliano Zane

I modelli di business delle strutture museali italiane:Fondazioni e Musei Autonomi a confronto

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

Nell’ambito del Rapporto di Federculture 2018 abbiamo deciso di avviare una indagine per analizzare i modelli di sostenibilità dei Musei italiani.
E’ l’inizio di un lavoro che intendiamo proseguire nei prossimi anni, convinti del fatto che una valutazione delle performance dei Musei costituisca un utile e imprescindibile strumento per orientare il prezioso lavoro di chi dirige e realizza le politiche di gestione dei Musei e delle istituzioni culturali del nostro paese.

Articolo a cura di: 
Stefano Consiglio, prof. ordinario di Organizzazione Aziendale Università Federico II di Napoli - Marco D'Isanto, Dottore commercialista esperto in organizzazioni culturali

PER L’ARTIGIANATO ESISTE UN FUTURO POSSIBILE

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
L’incertezza è la costante dei nostri giorni. E’ la conseguenza di una profonda crisi – ormai lo sappiamo – strutturale più che congiunturale i cui effetti – non servono aruspici e indovini per convincerci – incideranno profondamente nel futuro. Quanto sta accadendo è figlio di una crescita esponenziale della complessità, delle evoluzioni economiche, organizzative, sociali, demografiche, politiche, tecnologiche e last but not least, culturali dell’epoca contemporanea. Per provare a ritrovare la rotta in questo mare grosso dobbiamo ripartire dalla dimensione culturale.
Articolo a cura di: 
Giorgia Turchetto, da Con_magazine del 12 novembre 2018

Connecting audiences: parte a Torino l'alta formazione internazionale sull'Audience Development

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE

12 istituzioni culturali + 12 studenti per un percorso di alta formazione che si svolge in contemporanea in 5 paesi europei.

Articolo a cura di: 
Cristina Casoli
Autore/i: 

Il turismo sostenibile è una questione di turista?

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Nell'immediato futuro sarà fondamentale far crescere il valore del turismo piuttosto che il volume dei turisti, soprattutto nei piccoli centri che popolano l'Italia e che non possono esistere in termini di turismo di massa. La sostenibilità è certamente un aspetto centrale e indispensabile affinché il turista consapevole possa selezionare con cura le mete da raggiungere. E affinché possa realmente divenire "cittadino temporaneo" dei luoghi in cui approda. Un racconto da ArtLab 18 Matera.
Articolo a cura di: 
Francesca Vittori

Utopian Hours 2018. La città è un’arma mentale

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DOVE OSA L'INNOVAZIONE
Grande successo di “critica e pubblico” per la seconda edizione di Torinostratosferica Utopian Hours, primo festival italiano di urban culture per immaginare la città del futuro. Tre giorni per raccontare esempi delle migliori pratiche urbane mondiali in un format capace di attirare l’attenzione di quasi tremila persone. Contenuti non sempre di facile lettura ma ormai interessanti per un pubblico allargato di tecnici e appassionati, venti incontri con professionisti e osservatori internazionali di city imaging, workshops e incontri per mettere in pratica l’immaginazione, sei mostre dedicate alla vita delle città e alle idee del progetto Torinostratosferica – esperimento collettivo di visione urbana che viene da lontano per influenzare il futuro di Torino. Lei, per qualcuno l’austera e decadente capitale sabauda, ancora una volta culla della sperimentazione e della novità. Ne abbiamo parlato a caldo con Luca Ballarini, founder e Creative Director dell’agenzia creativa Bellissimo e principale ideatore del laboratorio collettivo e del festival, insieme a Giacomo Biraghi - esperto internazionale di strategie urbane.
Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

Brevi Notizie dalle Fondazioni Americane

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
DAL MONDO
Scopo di questa rubrica è portare lo sguardo del lettore oltre oceano per trovare spunti innovativi e nuove risorse per il nostro Paese. Questo mese vengono evidenziati: il dibattito (attuale) sul ruolo che possono avere le fondazioni americane alla luce dei nuovi scenari politici; la promozione dell’impatto sociale come un’opportunità per i donatori; una fondazioni di comunità “vicino agli anziani”; il riconoscimento dell’arte come “bene pubblico” per i cittadini di un intero stato e la RSI per i millennials.
Articolo a cura di: 
Ilaria M. Nizzo
Autore/i: 

Catacombe, una possibile soluzione

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
NORMA(T)TIVA

Non tutti i mali vengono per nuocere. O almeno lo si spera. La vicenda delle Catacombe di San Gennaro che in questi giorni sta facendo molto discutere deve imporci alcuni ragionamenti.

La vicenda vede protagonisti i giovani della Cooperativa la Paranza, nata su impulso di un progetto di recupero e valorizzazione delle catacombe patrocinato dal visionario parroco della sanità Antonio Loffredo, e la Pontificia commissione per l’archeologia Sacra presieduta  dal Cardinale Gianfranco Ravasi. E’ noto che l’autorità ecclesiastica rivendichi il pagamento delle royalties in ossequio ad una Convenzione che prevede che il 50% dei proventi derivanti dagli ingressi alle Catacombe italiane vengano destinati alla Pontificia commissione per finalità di restauro degli stessi beni ecclesiastici.
Articolo a cura di: 
Marco D’Isanto
Autore/i: 

Novembre azzurro. La prima campagna nazionale di informazione sul tumore alla prostata, parla attraverso l’arte

  • Pubblicato il: 15/11/2018 - 08:00
CULTURA E WELFARE
In collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, 5 importanti statue maschili, dai Bronzi di Riace all’Ercole Farnese,si illumineranno di azzurro. In programma incontri con le scuole e tavole rotonde con esperti. “Fai luce su di te” è lo slogan del progetto dell’associazione Europa Uomo Italia Onlus.
Rubrica di ricerca in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
Articolo a cura di: 
Redazione
Autore/i: 

Cartier-Bresson in centro

  • Pubblicato il: 09/11/2018 - 12:39
NOTIZIE

La Fondazione istituita nel 2003 dal grande fotografo si è trasferita nel Marais
Parigi. La Fondation Henri Cartier-Bresson ha lasciato il quartiere di Montparnasse, per trasferirsi nel Marais, in rue des Archives, poco lontano dalla Maison Européenne de la Photographie e dal Centre Pompidou. Era nata nel 2003 per volontà dello stesso Cartier-Bresson, morto solo un anno dopo l’inaugurazione, e di sua moglie, anche lei fotografa, Martine Franck. «L’atelier di Montparnasse era un luogo delizioso, ma non facile. Gli spazi non permettevano per esempio di esporre i grandi formati. Sin dall’inizio c’era la consapevolezza che sarebbe stato transitorio, ha spiegato il direttore François HébelPrima di morire, improvvisamente, nel 2012, Martine Franck aveva espresso il desiderio che la Fondazione si spostasse nel Marais, il quartiere delle grandi istituzioni culturali, e predisposto tutto per renderlo possibile».

Articolo a cura di: 
Luana De Micco, da Il Giornale dell'Arte numero 391, novembre 2018
Autore/i: 

Roma – mobilità dolce

  • Pubblicato il: 02/11/2018 - 07:33
NOTIZIE

A fine novembre, con la terza edizione del meeting internazionale “All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma”, sono chiamati a raccolta gli Itinerari, le Rotte, i Cammini e le Ciclovie. Nella direzione delle “Eredità culturali” della Convenzione di Faro, “la mobilità dolce, con il suo portato di lentezza, autenticità, identità, ricerca di bellezza e valorizzazione delle differenze, può incoraggiare la diffusione di modelli di fruizione capaci di stimolare l’appartenenza e una nuova stagione di valorizzazione dei beni culturali che parta dalle persone”.
 

Articolo a cura di: 
Federico Massimo Ceschin

Da che parte stai?

  • Pubblicato il: 26/10/2018 - 19:29
IN QUESTO NUMERO
Abitiamo in un tempo difficile. Il bisogno di legalità è fuori discussione. La giustizia internazionale viene spesso calpestata. Pur sapendo cosa accadde quando l’antisemitismo sfociò in tragedia, oggi il linguaggio dell’ostilità classista e razziale sta tornando a ruggire indisturbato. La coscienza dei problemi non può tradursi nel veleno che vediamo a fiumi riversarsi sui social contro chi vive ai margini. (…) Arriverà un giorno nel quale l’Italia proverà vergogna per le azioni che ha lasciato correre, per le parole che ha lasciato correre, ha lasciato pronunciare contro i più deboli della società, oggi particolarmente i migranti, uomini e donne umiliati con i loro bambini dalla propaganda di Stato, indicati come minaccia dagli italiani, come problema da isolare e respingere. Un clima sprezzante, segregante che entra nel linguaggio delle nuove generazioni contro il diverso.”. Nei giorni in cui celebrando il passato lo condanniamo, Alberto Riccadonna, direttore della Voce e il Tempo, con la lucidità che lo contraddistingue ci invita all’azione.
Articolo a cura di: 
CS
Autore/i: 

Non c’è tempo da perdere,  il 2030 é domani

  • Pubblicato il: 15/10/2018 - 00:05
OPINIONI E CONVERSAZIONI
L’Agenda 2030 ci offre una “Teoria del cambiamento” globale, alla luce della quale verificare l’impatto dell’operato del terzo settore,  delle ONG, del mondo della filantropia, del settore privato, delle politiche e delle riforme del governo. Non è più pensabile proporre strategie di intervento sociale che non contribuiscano alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile a livello sociale, economico, ambientale e istituzionale all’interno del quale “nessuno sia lasciato indietro”.  La recente spinta che osserviamo in Italia verso la valutazione dell’impatto degli interventi sociali, che oggi vede coinvolti - a livello nazionale e internazionale enti pubblici, soggetti privati, soggetti della filantropia, può essere considerata come il prodotto di questo dibattito. La discussione è in pieno fermento e  non è il momento di definire quadri metodologici rigidi, ma piuttosto di attivare processi di ricerca e di sperimentazione e di sintonizzarsi sulla discussione al più alto livello. Ne parla Maura Viezzoli, vice presidente del CISP-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli.
Articolo a cura di: 
Maura Viezzoli
Autore/i: 

Pagine