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Museum 2026. TECNOLOGIA, PARTECIPAZIONE E INNOVAZIONE: I MUSEI DEL FUTURO

  • Pubblicato il: 12/07/2016 - 12:02
MUSEO QUO VADIS?

La Fondazione Torino Musei   in collaborazione con la Singularity University di Ginevra apre una finestra sullo scenario futuro dei musei. Manager culturali e esperti delle nuove tecnologie da tutto il mondo si sono riuniti a Palazzo Madama per interrogarsi e confrontarsi sul ruolo delle istituzioni museali del futuro proiettando lo sguardo ad un decennio da oggi. Come saranno i musei nel 2026? Come influiranno direttamente sulle componenti sociali ed economiche della società?

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
Autore/i: 

Innovazione e Musei digitali del 21esimo secolo

  • Pubblicato il: 25/06/2016 - 11:51
MUSEO QUO VADIS?

Parlando di innovazione e Musei Digitali del 21esimo secolo, non si può prescindere dal tema della progettazione museale interdisciplinare. Se è vero infatti che i new media sono una tendenza e gli ecosistemi digitali offrono opportunità per arricchire l'esperienza di visita, tutto questo è strettamente collegato anche ad altri new trends museali tra cui: inclusione, dialogo interculturale, impegno sociale, creatività, partecipazione. La progettualità basata sulla ricerca di convergenze e il dialogo tra questi diversi ambiti, sono l'aspetto più innovativo e il presupposto per stimolare nuove prassi di sviluppo nelle imprese culturali e creative

Articolo a cura di: 
Paolo Mazzanti
Autore/i: 

Musei e paesaggi culturali

  • Pubblicato il: 20/06/2016 - 08:21
MUSEO QUO VADIS?

Dal 3 al 9 luglio tremila professionisti museali provenienti da 130 paesi di tutti i continenti si riuniscono a Milano per la XXIV Conferenza generale di ICOM, l’International Council of Museums. I temi in discussione e gli eventi in programma: ce ne parla Alberto Garlandini, Presidente del Comitato organizzatore della Conferenza e membro dell’Executive Council di ICOM

Articolo a cura di: 
Alberto Garlandini

C’è chi sta in piedi, cammina e ha il fiato da maratoneta

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 20:42
MUSEO QUO VADIS?

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Leonardo di Vinci di Milano per missione  sta “nel farsi delle cose”. Dalle sue origini ha saputo condividere la sua ragion d’essere: sviluppo delle collezioni, delle esposizioni e del modello educativo con imprese, istituzioni e fondazioni, costruendo con loro sostenibilità di significato ed economica. Insignito di numerosi premi, il Museo ha il più grande riconoscimento dai risultati sul pubblico, dalla crescita occupazionale e dal bilancio. Ora sta guardando ai grandi donors internazionali e ripensa la propria identità nei nuovi processi di generazione della conoscenza. Ne parliamo con Giovanni CrupiHead of Development del Museo, reduce da un workshop sul fundraising negli States su invito della King Baudouin Foundationdedicato alle più innovative istituzioni culturali e cognitive europee

Articolo a cura di: 
Catterina Seia
Autore/i: 

Il museo luogo per la gente, luogo del dibattito

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 20:02
MUSEO QUO VADIS?

Riflessioni a margine del convegno internazionale di museologia  Museum.dià, sviluppato intorno ai concetti di Chronos, Kairòs, Aion – Il tempo dei musei, 26 – 28 maggio 2016, Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano. Se due anni fa, nella prima edizione di Museum.dia il tema dell’audience appariva in filigrana, preceduto dall’esigenza della comunicazione, oggi  “accanto allo specialista emerge il visitatore come suo pari nella generazione di senso per un patrimonio estesissimo e diffuso, in un approccio intimamente socio-culturale. (…) i musei reagiscono, ancora in modo puntiforme, ma reagiscono”, scoprendo energie autopoietiche di piazze del sapere. Ne parla il direttore della Fondazione Dia, Francesco Pignataro

Articolo a cura di: 
Francesco Pignataro

Incontrare il pubblico partendo dalla comunicazione. Iniziamo dalla didascalia

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 19:31
MUSEO QUO VADIS?

Cambiano i musei, cambiano i pubblici.  Come evolve la narrazione dell’opera e della stessa istituzione, ripartendo dalle didascalie, come testi interpretativi per un pubblico sempre più ampio, diversificato, attivo e co-creatore? Le istituzioni culturali sono sempre più consapevoli del loro ruolo formativo e sociale. La Direzione generale musei del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo pubblica le Linee guida per la comunicazione nei musei. Segnaletica interna, didascalie e pannelli. Le autrici Cristina Da Milano e Erminia Sciacchitano parlano del testo nato per mettere  a disposizione degli operatori italiani le esperienze e buone pratiche internazionali, collegandole ai più recenti orientamenti europei. Un punto di partenza sul quale costruire. Domande più che risposte.

Articolo a cura di: 
Cristina Da Milano, Erminia Sciacchitano

Museum: Vision 2026

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 19:29
MUSEO QUO VADIS?

MUSEUM: VISION 2026 è un workshop, una piattaforma che apre una finestra sul futuro di ciò che accadrà alle esperienze museali e come queste influiranno direttamente sulle componenti sociali ed economiche della società, in un contesto di profonde mutazioni, sovvertimento dei concetti di arte e scienza e quarta rivoluzione industriale. La Fondazione Torino Musei sta seguendo e monitorando questi cambiamenti, e - in collaborazione con Singularity University Génève - propone una conferenza  dedicata all'analisi degli scenari esistenti e la visione del futuro nei prossimi dieci anni

Articolo a cura di: 
Patrizia Asproni
Autore/i: 

Qual è il ruolo dei musei nel cambiamento educativo?

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 19:20
MUSEO QUO VADIS?

La funzione educativa di ogni museo in quanto tale è espressa con chiarezza tra gli obiettivi costituenti indicati nella definizione ICOM. Il richiamo è diretto, il riferimento specifico: il ruolo educativo è una caratteristica che va considerata intrinseca nell'identità museale stessa, ed in quanto tale deve essere costantemente valorizzata. Ma ogni esperienza museale e con il patrimonio può essere essere considerata educativa? Quali sono i criteri interpretativi di riferimento? Come si possono narrare e valutare queste attività? E se le metodologie educative cambiano, come cambiano i rapporti tra istituzioni?

Articolo a cura di: 
Massimiliano Zane

I musei sono i nuovi centri sociali dell’epoca contemporanea?

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 19:19
MUSEO QUO VADIS?

Abbiamo conversato con Maria Chiara Ciaccheri, giovane progettista e formatrice esperta di temi di accessibilità alla cultura, sulla trasformazione che i musei stanno vivendo verso un dialogo più interattivo con il pubblico di riferimento, con un commento sulle nuove linee guida della comunicazione museale pubblicate dal Mibact. Il punto di vista di un operatore indipendente sul tema dell’attivazione dei pubblici alla cultura

Articolo a cura di: 
Neve Mazzoleni
Autore/i: 

L’alleanza educativa tra scuola università e musei

  • Pubblicato il: 14/06/2016 - 19:10
MUSEO QUO VADIS?

Cosa significa oggi educare con l’arte contemporanea? Come può essere intesa la partecipazione culturale per la scuola, gli educatori, i bambini e i ragazzi? Come si può interpretare il patrimonio culturale? Qual è il ruolo delle istituzioni culturali nei percorsi educativi? E come scuola, università e musei possono insieme costruire nuove conoscenze? Se ne è parlato al convegno  «Educare con l’arte contemporanea. Nuove forme di partecipazione. Scuola, musei e università per un alleanza educativa» presentato da Fondazione Pirelli HangarBicocca e dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano Bicocca

Articolo a cura di: 
Sendy Ghirardi
Autore/i: 

Che saranno, i musei?

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 17:40
MUSEO QUO VADIS?

È partita dalla Galleria Nazionale dell’Umbria una riflessione per iniziare a dar corpo e conto dei primi passi che sta muovendo la riforma del sistema museale nazionale – un percorso ancora in parte sconosciuto - con un dibattito che ha coinvolto il Sottosegretario MiBACT Ilaria Borletti Buitoni, Claudia Ferrazzi, Segretario generale dell’Accademia di Francia a Roma e Paola Marini, direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, accolte da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e del Polo Museale della regione
 

Articolo a cura di: 
Rosaria Mencarelli

La vera risorsa dei musei italiani sono le sue persone perché il denaro segue le idee

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 17:26
MUSEO QUO VADIS?

Secondo James Bradburne, guidato dalla visione della Grande Brera di Franco Russoli, la chiave della rinascita dell’istituzione sono il decentramento e la valorizzazione dei dipendenti, a partire dai custodi.  Le risorse economiche sono importanti, ma non urgenti

Articolo a cura di: 
Francesca Panzarin

Sull’azione dei musei: teoria e pratica. Il caso del MAN di Nuoro

  • Pubblicato il: 13/05/2016 - 16:37
MUSEO QUO VADIS?

Ci sono condizioni geografiche sfavorevoli, che diventano precondizione per una progettualità di ancor più ampio respiro. Il concetto di sinergia è alla base delle sensibilità che hanno dato vita (anche) al nuovo ciclo di mostre dell’istituzione sarda, e raccontano di un modus operandi dinamico in cui il momento espositivo è il passaggio più visibile di una ricerca articolata, capillare e trasmissibile. Tre mostre personali e 'corali' allo stesso tempo, quelle di Roman Signer – la prima in un’istituzione italiana per l’artista svizzero, Ettore Favini e Salvatore Fancello. Ne parliamo con il direttore, Lorenzo Giusti

Articolo a cura di: 
Giangavino Pazzola

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